Messina, emergenza idrica. La Rosa smentisce (a sua volta) il sindaco di Calatabiano. Pronti duemila ricorsi contro Palazzo Zanca

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I lavori nel Comune etneo procedono secondo il cronoprogramma indicato dal commissario straordinario e dalla Protezione Civile. In aula consiliare Zuccarello chiede la testa di Termini mentre vengono gettate le basi per una commissione d’inchiesta

Foto Andrea Di Grazia/Lapresse

Il piano di sicurezza, chiesto dagli agenti della Forestale al personale dell’Amam prima dell’inizio dei lavori a Calatabiano, c’è sempre stato: lo afferma perentoriamente il direttore generale della partecipata messinese, Luigi La Rosa, evidenziando come – nei casi estremamente urgenti – questo atto non sia neppure dovuto. Cionondimeno la società addetta all’erogazione idrica aveva prodotto l’atto per prevenire qualsiasi ostacolo di natura burocratica. “Non sono così folle da far aprire un cantiere senza avere le carte in regola” ha precisato La Rosa rilevando come la distribuzione idrica in città sia migliorata anche grazie alle manovre imbastite negli ultimi giorni.

Intanto, dal Comune etneo, giungono buone notizie: il ritmo di marcia degli addetti ai lavori è costante e le verifiche per la collocazione dei tubi flessibili a valle sono in dirittura d’arrivo. Si procede giorno e notte fra le difficoltà del caso, al netto delle pressioni politiche che hanno surriscaldato Palazzo Zanca. E’ di oggi, infatti, non soltanto la decisione del consesso civico di avviare una commissione d’inchiesta, per verificare cosa sia esattamente accaduto in questi 19 giorni di forzata siccità, ma anche la richiesta – proveniente dal consigliere di Missione Messina Santi Daniele Zuccarello – di rimuovere i vertici della partecipata per manifesta incapacità. “Cosa aspetta il sindaco Accorinti?” ha chiesto l’esponente consiliare mettendo nel mirino Leonardo Termini, nominato dall’attuale Giunta e reo – secondo Zuccarello – di aver ridotto in ginocchio una città: “è a questa dirigenza che il signor sindaco vuole affidare l’Amam del futuro? Quella che dovrebbe gestire anche il settore dei rifiuti? E’ come affidare un treno traballante ad un capotreno bendato“.

Sul fronte della società civile, vera vittima degli sfaceli amministrativi cui abbiamo assistito, la Confcommercio ha comunicato di aver raccolto, in appena 4 giorni, due mila moduli di richieste per risarcimento danni, inoltrate dai commercianti ed indirizzate contro la Giunta. Il legale che affiancherà i ricorrenti sarà l’avvocato Ernesto Fiorillo.

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