Messina, emergenza idrica: quei serbatoi inutilizzati e quello spreco di denaro pubblico

StrettoWeb

Germanà (NCD) tiene alta l’attenzione dopo la denuncia presentata a Striscia La Notizia: il caso di Montesanto va verificato per riscontrare le responsabilità istituzionali

Ho denunciato una situazione che avrebbe potuto costituire un importante tampone per fronteggiare l’emergenza idrica che si è abbattuta su Messina. Ma adesso che il momento clou è passato, non deve calare l’attenzione sullo stato dei serbatoi di Montesanto costruiti con denaro pubblico”, così il deputato regionale del Nuovo Centro Destra Nino Germanà, che nei giorni scorsi ha richiesto l’intervento di Striscia la Notizia per dare massima visibilità allo spreco perpetrato ai danni dei contribuenti.

Chiamare in causa i media nazionali ha avuto il senso di denunciare con il massimo impatto una condizione inaccettabile di incuria e sperpero dei soldi dei siciliani. Non è vero che negli anni non si è pensato a come gestire le eventuali situazioni emergenziali: il piano B, come è evidente, si era previsto ma, per responsabilità da accertare, è rimasto in stand by per tutto questo tempo. Ebbene, queste responsabilità vanno riconosciute e ai messinesi, che hanno patito la mancanza di un bene talmente prezioso come l’acqua, bisogna dare ogni spiegazione possibile. Per tale ragione intendo fare quanto di mia competenza per chiarire la faccenda. Ho depositato un’interrogazione rivolta all’Esecutivo regionale al fine di attivare ogni misura finalizzata al ripristino dei serbatoi costruiti dall’Ente Acquedotti Siciliani nella zone di Montesanto, affinché la popolazione messinese non subisca mai più i disservizi ai quali è stata sottoposta, nonché alla costruzione di una condotta idrica in entrata dal porto utile all’attingimento da navi anche dissalatrici. E in ultimo, ma non meno importante, a procedere alla eliminazione ogni stortura giuridico amministrativa verificando i motivi per i quali ad oggi i serbatoi non sono mai entrati in funzione e ove vi fossero responsabilità avviare procedure di risarcimento del danno”, conclude il parlamentare.

Condividi