Messina esclusa dal Masterplan. La Cgil insorge: “città mortificata”

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Il segretario provinciale, Lillo Oceano, chiede all’Amministrazione un passo deciso per bloccare l’ennesimo scippo

Stupirsi dell’esclusione di Messina dal Masterplan è inutile” lo afferma il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano, evidenziando come la politica dei sorrisi non risolva alcunché lasciando la città abbandonata a sé stessa. “Negare ad una sola delle 3 città metropolitane dell’isola la sottoscrizione del Patto che andrà ad integrare il Masterplan per il Mezzogiorno – evidenzia Oceano –  oltre a costituire una ennesima e pesante mortificazione, significa non avere alcuna possibilità di accedere a pieno titolo ai progetti ed agli investimenti per miliardi che il Governo intenderebbe attivare attraverso i fondi europei. Viene così praticamente negata a Messina l’ultima chance per determinare il proprio sviluppo. Quel meccanismo da tempo ricercato ed in grado di agire da volano per far ripartire l’economia che, certo, sarà impossibile sostituire con investitori privati pronti a scommettere autonomamente in questo territorio, considerando pure lo stato delle infrastrutture e di tutto il resto”. Messina viene insomma condannata all’emergenza: per questo la Cgil propone contromisure. “E’ giunto il momento di ricercare la mobilitazione unitaria della città in tutte le sue componenti per evitare con forza questo ennesimo e rischiosissimo scippo del proprio futuro. Chiediamo – conclude Oceano – resilienza all’Amministrazione comunale del capoluogo e alla deputazione tutta e chiediamo loro di promuovere una vertenza unitaria Messina con una piattaforma da condividere con parti sociali e forze politiche tutte, senza eccezioni, per pretendere che Messina non venga scartata”.

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