Oggi il convegno sui temi della messa in sicurezza e degli interventi necessari al territorio per garantire diritti e sviluppo
“Siamo al ventesimo giorno di emergenza idrica, stanchi di passare da un’emergenza all’altra – ha evidenziato il segretario generale della Cgil di Messina, Lillo Oceano – bisogna cambiare approccio, programmare interventi, finalizzare le risorse, impiegare competenze”.
“Lavorare sul dissesto idrogeologico e infrastrutture è l’elemento che può garantire sicurezza, diritti, creare condizioni di sviluppo. Bisogna garantire al Mezzogiorno politiche nazionali incrementando le risorse”, ha sottolineato il segretario Cgil Messina aggiungendo la necessità di “un utilizzo del Fondo sviluppo e coesione per finalità proprie”. “Deve anche concludersi – ha detto Oceano – la stagione che ha visto utilizzare i fondi strutturali per la costruzione del consenso, bisogna usarli per progettare”.
L’iniziativa ha rilanciato la mobilitazione della Cgil su questi temi e su quelli dello sviluppo del Mezzogiorno che passano anche da una efficace politica del territorio. “Una corretta gestione passa dalla prevenzione”, ha sottolineato la segretaria Cgil nazionale Gianna Fracassi ribadendo l’azione della Cgil per rivendicare politiche per il Sud.
“Un efficace piano di interventi oltre a dare risposte alle popolazioni per garantire condizioni di sicurezza può dare risposte occupazionali”, hanno sottolineato il segretario generale Fillea-Cgil nazionale Walter Schiavella e il presidente del Comitato Direttivo Flai-Cgil nazionale Ettore Ronconi. Gli esponenti nazionali della Filt-Cgil hanno rilanciato la battaglia del sindacato sul potenziamento delle infrastrutture, sul diritto alla mobilità per le popolazioni del Sud.
Durante il confronto sono intervenuti i vertici del Genio civile, del Cas, dell’Anas.