Il parlamentare regionale del Nuovo Centro Destra lascia intendere che anche per la propria forza politica il cammino dell’Amministrazione “dal basso” è giunto al capolinea
Accorinti ha dimostrato anche questa volta di non essere in grado di governare la città: lo ha fatto ben prima dell’esplosione della crisi idrica, lasciando che Messina diventasse una discarica a cielo aperto, facendosi più volte richiamare per delibere malfatte poi ritirate in autotutela, dimostrando inconcludenza e mancanza di polso circa i reali bisogni del territorio in troppe occasioni. Lo ha fatto allontanandosi dal territorio in nome di impegni superiori. Cosa c’è di superiore? Bisogna staccare la spina a questa esperienza prima che la cittadinanza subisca altri danni. Va da sé che il nostro gruppo ha un’unica voce e dopo un incontro che avrò già stasera con i consiglieri comunali e di circoscrizione in quota Ncd, nel fine settimana ci riuniremo nuovamente, anche insieme ad Enzo Garofalo e Bruno Mancuso. Nel frattempo la nostra priorità non è certamente il gioco politico delle parti ma la risoluzione definitiva e quanto mai stabile della situazione, affinché l’emergenza rientri senza arrecare ulteriori danni alla comunità già fin troppo colpita specie nelle sue fasce cosiddette più deboli. Circa il cosa faremo e in che direzione intendiamo muoverci, sono posizioni che avevamo reso note attraverso le parole della nostra capogruppo in consiglio comunale, Daniela Faranda, già da prima che esplodesse la moda di questi giorni in cui tutti invocano la sfiducia”, conclude il parlamentare.