Messina, l’emergenza idrica continua: guasto alla conduttura, tempi lunghi per i lavori

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Si punta a fronteggiare l’emergenza col bypass realizzato a Forza d’Agrò, ma anche su questo versante le certezze sono poche: da lì potrebbero arrivare circa 300 litri al secondo. Il fabbisogno medio di Messina si aggira sui 1200 litri

L’incubo dell’emergenza idrica torna all’ordine del giorno. Ieri pomeriggio la Prefettura aveva diffuso una nota con la quale il rappresentante del Governo scioglieva ufficialmente l’unità di crisi. Il peggio è passato, si era detto, e l’evolversi della situazione non mostrava segnali critici. Una versione, questa, confermata dai vertici dell’Amam, i quali non avevano notato elementi preoccupanti dalle parti di Calatabiano, affermando al contempo che il bypass a Forza d’Agrò era ultimato in attesa dell’innesto. Stamane la situazione è precipitata: il sindaco del Comune etneo ha avvertito le autorità che la condotta idrica, a seguito di una nuova frana, era stata danneggiata ancora una volta. Da qui l’immediata spedizione del personale della partecipata addetta all’erogazione idrica, che sta valutando – in questi minuti – l’entità del danno. Ciò che appare certo, al momento, è che la fenditura che si è venuta a creare non sarà semplice da riparare e i tempi previsti per quest’operazione sono tendenzialmente lunghi: non si tratta, infatti, di ripetere la saldatura, ma di mettere in sicurezza il territorio che sta lentamente ed inesorabilmente scivolando. L’allerta è massima, i geologi sono stati precettati e a Palazzo del Governo è già stata convocata una riunione d’urgenza. Adesso le istituzioni sono, almeno metaforicamente, con l’acqua alla gola: per oggi l’erogazione è sospesa.

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