Messina, l’Orsa contro Termini: l’Amam fa ostruzionismo contro la mobilità interaziendale

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Il presidente della partecipata è accusato di noncuranza nei confronti delle direttive del Comune. Il sindacato chiede chiarezza al primo cittadino

Il presidente dell’Amam, Leonardo Termini, è finito nuovamente sotto il fuoco incrociato delle polemiche: ad accusare frontalmente i vertici della partecipata è stavolta l’Orsa che, tramite Francesca Fusco, rimprovera alla società un atteggiamento ostruzionistico in merito alla mobilità interaziendale dall’Ato idrico Me3. Un atteggiamento, evidenziano dal sindacato, in aperto contrasto coi dettami del Comune e con la causa ultima della Multiservizi. L’azienda avrebbe chiesto indicazioni definitive alla Giunta, quasi volesse rallentare il percorso delineato: da qui la scelta dei lavoratori di presidiare la riunione a Palazzo Zanca, nella speranza che una linea univoca sia adottata, senza più incognite sul futuro occupazionale. “Il sindaco ha dimostrato di non essere in grado di chiudere la partita nei tempi stabiliti, facendosi letteralmente prendere per il naso dai suoi partner politico-amministrativi, tra cui spicca l’ultimo nominato presidente, Leonardo Termini, il quale evidentemente se ne frega delle disposizioni amministrative, sebbene espresse nelle forme più solenni e cogenti” chiosa Fusco invocando trasparenza dall’Amministrazione cittadina.

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