Messina: “Perfect Holidays” in mostra alla sala Laudamo

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Dal 13 al 15 Novembre sarà visitabile, presso la Sala Laudamo di Messina, “Perfect Holidays”, concept fotografico a cura di Gianmarco Vetrano

Foto di Gianmarco Vetrano

Il nome di Gianmarco Vetrano non è nuovo all’uditorio messinese. Fotografo multiforme, i prossimi 13, 14 e 15 novembre presenterà alla città di Messina il risultato dell’ennesimo lavoro. Chi si ricorderà di lui come direttore della fotografia di cortometraggi e lungometraggi cinematografici (un esempio: Ragazze a mano armata (2014) di Fabio Segatori), o divulgatore del reportage di matrimonio a Messina, conosciuto sul territorio nazionale e oltre i suoi confini, si aspetti di rimanere sorpreso: “Perfect Holidays“, come scrive Mosè Previti, curatore della mostra, “vuole essere  una riflessione sul fenomeno sociale più importante di questo scorcio di XXI secolo: l’immigrazione. La dolorosa vicenda umana di milioni di persone che ogni giorno lasciano la propria casa per fuggire da guerre e carestie, e il perpetrarsi, nell’immaginario comune, dei miti del divertissement e del lusso, stridono con la realtà del nostro tempo”. Gli scatti, realizzati nello scenario dell’acquapark di Catania, sono immagini di questioni delineate con tinte decise: “ben lungi dall’essere la cartolina esotica di un disastro distante, sono messe a fuoco da Vetrano nel paesaggio ludico dell’acquapark, ambiente simbolo di una distensione che, ben lungi dall’essere confinata alla ritualità del ritmo del lavoro umano, è diventata il mito assoluto della nostra esistenza. Con la parola relax la modernità pare aver inghiottito il tempo del riposo, dell’otium latino, quando la pausa dal mondo era anche il momento per la sua critica, per una meditata riflessione individuale”.

Foto di Gianmarco Vetrano

Un’occasione di riflessione, dunque, su un tema oggi vicino non solo territorialmente parlando, ma che si classifica come empaticamente imprescindibile. L’atto di Vetrano si reifica in una volontà di rappresentare una visionarietà in realtà molto ben saldata a terra. Raffigurare nove giovani migranti in un istante di tregua dalla loro fuga e dal cammino di liberazione che essi auspicano ha la pregnanza di riportare l’attenzione, densamente, sull’essenza del viaggio, che esso sia fuga, speranza di libertà, concretizzazione del proprio diritto alla vita.

La mostra sarà visitabile nei locali della Sala Laudamo il 13, 14 e 15 Novembre dalle 20.00 alle 23.00, in concomitanza dello spettacolo “Vento da Sud Est“, scritto a quattro mani da  Angelo Campolo e Simone Corso, cui spiritualmente si ricollega.

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