La palla adesso va al Comune che dovrà gestire l’ordinarietà prevedendo l’emergenza
Il Prefetto di Messina, dr. Stefano Trotta, ha revocato l’ordinanza del 31 ottobre del 2014 con cui, in via d’urgenza, aveva disposto il trasferimento dei minori stranieri non accompagnati, ospitati all’epoca presso il Centro di accoglienza temporanea “Primo Nebiolo” in condizioni di promiscuità con gli stranieri adulti, nella struttura ubicata nei locali della Fondazione ex Ipab “Conservatori Riuniti Scandurra” di Messina.
Il centro, in seguito denominato “Ahmed” ha accolto, per circa un anno, centinaia di minori stranieri non accompagnati provenienti dai continui sbarchi susseguitisi presso il porto di Messina ed ha ricevuto numerosi riconoscimenti dalla stampa internazionale che lo ha indicato come modello di accoglienza.
Con il provvedimento vengono meno, pertanto, i rapporti contrattuali tra la Prefettura e l’R.T.I. Senis Hospice, ente gestore del centro “Ahmed”. Dell’assistenza dei minori ancora presenti nel centro, si farà carico il Comune di Messina che, con ordinanza sindacale contingibile e urgente, n. 274412 del 20 novembre scorso, si è assunto direttamente l’onere della continuità dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, in applicazione dell’art. 19, comma 3, del Decreto Legislativo 18.8.2015 n. 142.
Le spese afferenti la corresponsione di un contributo giornaliero per ogni minore ospitato al centro Ahmed, pari a 45 €, resteranno, invece, a carico del Ministero dell’Interno.