Reggina, forse ci siamo ma ora serve continuità. Subito in campo mercoledì a Scordia

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Era la sfida da dentro o fuori, la partita da vincere per cominciare a scalare posizioni e trovare le motivazioni giuste per affrontare con un altro piglio il campionato. La Reggina con il Gragnano ha lottato, convinto e sofferto pochissimo ma soprattutto ha ottenuto la vittoria. Partita della svolta? Ancora è presto per arrivare a questa conclusione, il campionato è lunghissimo e gli amaranto sono inciampati troppe volte per poter pronosticare un futuro radioso ma da qui si deve ripartire. Un crescendo di prestazioni e risultati, escludendo la partita con la Frattese, che ha permesso alla Reggina di ritrovarsi a soli 7 punti dalla Cavese capolista. Questa di oggi è anche la vittoria di Cozza, era stato additato come folle quando pronosticava di arrivare a dicembre a 5-6 punti dalla prima. Guardando adesso la classifica, nonostante le 6 sconfitte, gli amaranto sono lì e le prime non corrono anzi sembrano quasi aspettare. I 7 punti non sono influenzati dalla gara in più che ha la Reggina perchè anche la Cavese ancora dovrà rispettare il turno di riposo.

Con il Gragnano abbiamo visto una Reggina più matura, peccato per qualche rete divorata di troppo ma l’importante è conquistare i 3 punti. Non ha nemmeno faticato tantissimo perchè gli ospiti si sono resi pericolosi solamente su quel tiro che si è infranto sul palo a metà della seconda frazione. Finalmente è arrivata la rete di Tiboni, la punta centrale tanto desiderata da Cozza ma la prova di un certo Fabio Roselli è stata da incorniciare. Il centrocampista amaranto ha corso, recuperato palloni, randellato e impostato portando la Reggina alla vittoria. Cozza ha letto benissimo la partita come dimostra l’ingresso di Cucinotti, il Gragnano cercava sempre il lancio lungo e il difensore reggino è ottimo nel gioco aereo.

Manca ancora tanto, i progressi e i punti conquistati non devono essere persi con lo Scordia. Già mercoledì si fa sul serio, la prima di tante finali l’abbiamo portata a casa adesso viene il bello.

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