Illustrati stamane in conferenza stampa, i 18 interventi di somma urgenza avanzati dall’amministrazione comunale nelle aree del reggino maggiormente colpite dagli eventi alluvionali di inizi novembre
Stamane, a Palazzo San Giorgio, si è data prova ed attestazione di quanto portato avanti dall’amministrazione comunale in quelle che sono state tra le aree più colpite del territorio: 18 interventi, 100% la percentuale di quelli avanzati, per un 70% di livello di avanzamento dei suddetti; il tutto fatto, come specificato dall’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Angela Marcianò, rifacendosi all’art. 176 del regolamento degli appalti pubblici.
Un’altra importante novità, invece, riguarda i lavori di messa in sicurezza di sei fiumare di Reggio Calabria, che partiranno da aprile dell’anno prossimo per un finanziamento di 11,8milioni di euro.
A questo punto, l’assessore Neri fa un tutt’altro che velato riferimento a quelle che definisce le passate “delibere fuffa, ossia finte, vuote – spiega – I lavori di queste delibere magari producevano debiti fuori bilancio, che i cittadini pagano e che oggi ad un Consiglio Comunale si ed uno no approviamo, talvolta non a maggioranza. Quando si rivendicano le paternità dei lavori previsti sul territorio – continua Armando Neri – mi viene da ridere, in quanto si rifà ad un modo vecchio di fare politica. Quella che, invece, l’amministrazione sta portando avanti è una politica nuova, di programmazione, trasparente ed onesta. Occhio alle paternità – chiosa Neri – perché se si vogliono rivendicare, bisogna anche avere il pudore di essere padri della città più tartassata d’Italia”.
Ma andiamo a vedere nel dettaglio gli interventi di somma urgenza avanzati dall’estremo Nord all’estremo Sud del territorio, ed illustrati quest’oggi dall’assessore Marcianò, la quale ha specificato: “non ci siamo fermati al monitoraggio interno: è pervenuta al sindaco una lettera inviata dal Governatore Oliverio con delle schede da noi poi compilate dettagliatamente in ogni voce, con immagini a corredo, che prevedono anche il rischio residuo sui territori. Contiamo che la Regione possa venirci incontro anche in riferimento a quest’ultimo aspetto. Un evento di emergenza, come quello accaduto ad inizio novembre, non ha colto impreparata l’amministrazione”.
-Strada Santa Venere: l’intervento prevede la sistemazione del manto stradale compromesso. L’eliminazione del materiale franato dalle scarpate e la messa in sicurezza di alcuni punti critici, con parapetti e guarda rail.
-Contrada Luppinari: rimozione del materiale franoso. Messa in sicurezza del costone.
-Via Cilea ad Arghillà: l’intervento prevede il parziale allargamento della strada e la realizzazione di un muro di contenimento a protezione della scarpata.
-Strada Cimitero di Salice: l’intervento prevede lo spostamento verso l’interno del tratto di strada adiacente il coronamento franoso, nonché la pulizia della strada nella parte bassa.
-Strada per Cerasi: l’intervento prevede la realizzazione sottoscarpa di un contenimento in gabbioni per una lunghezza di circa 30 metri e il parapetto in cemento. Sul lato di controripa verrà realizzato un muretto e sistemata la cunetta. Infine sarà ricollocato il palo dell’illuminazione pubblica caduto.
-Paterriti bivio Curduma: realizzazione di un contenimento sottoscarpa che ha consentito l’allargamento della strada e rifacimento del manto stradale per circa 50 metri.
-Foce Fiumara Calopinace: eliminazione intasamento del materiale sabbioso presente tra il ponte delle ferrovie e la foce. Impermeabilizzazione del muro in destra idraulica dal quale fuorisciva l’acqua in fase di piena. Si prevede inoltre l’estirpazione della vegetazione presente lungo tutto il tratto cementato.
-Strada Sambatello: stesso tratto fotografato da prospettive opposte. Messa in sicurezza del tratto franato mediante il disgaggio di tutto il materiale instabile. Posizionamento di una rete paramassi a protezione. Lungo la stessa arteria verranno ripulite le reti già esistenti ed eliminati i cumuli di materiale franato.
-San Sperato- Cataforio: eliminazione di tutto il materiale franato e disgaggio dei blocchi di roccia instabili. Creazione di ripiani per l’accumulo di ulteriore materiale e pulizia di tutte le cunette.
-Cimitero di Gallico: l’intervento prevede la realizzazione di gabbioni a protezione della scarpata sulla quale insistono delle cappelle la cui stabilità risulta parzialmente compromessa.
-Vito Superiore: pulizia sede viaria. Interventi diffusi di sistemazione di piccole frane mediante la realizzazione di muretti.
-Contrada Gurnali: messa in sicurezza della carreggiata stradale. Contenimento del costone.
-San Cristoforo: rimozione materiale franato. Opere di regimentazione delle acque piovane. Messa in sicurezza dei versanti adiacenti la sede stradale. Costruzione muri contenimenti in controripa, muri di sottoscarpa.
-Contrada Cannavò: messa in sicurezza del sito con pannelli metallici e segnaletica stradale. Costruzione di un muro di sostegno nel tratto di strada interessato dallo smottamento del terreno.
-Contrada Diminniti: messa in sicurezza del sito con pannelli metallici e segnaletica stradale. Opere di sbancamento e successivo ripristino con opere di terra armata e conglomerato cementizio.
-Illuminazione pubblica: sostituzioni pali, cablaggio e ripristino servizio di illuminazione.
-Bocale Fosse della Manna: messa in sicurezza delle abitazioni danneggiate dalle mareggiate, mediante la realizzazione di una scogliera radente con pietra naturale.
Un lavoro, quello ricollegato agli interventi di somma urgenza messi in campo, che come più volte ribadito è stato fatto tempestivamente. Lo dice il delegato Paolo Brunetti, che evidenzia i danni alle condotte idriche, soprattutto in corrispondenza delle fiumare e dei torrenti: “Nel giro di pochi giorni gli uffici comunali sono riusciti a sistemare il tutto. Si sono riscontrate difficoltà nel centro storico viste le inadempienze da parte della Sorical, che è intervenuta dopo ben 15 giorni dall’alluvione: per questo attendiamo chiarimenti. Un ringraziamento speciale – chiosa Brunetti – va agli ex operatori della Multiservizi: grazie a questi ragazzi abbiamo rifornito di acqua alcune abitazioni dove mancava da tempo. Ci attende un lavoro immane anche per le fognature”.
A concludere l’incontro odierno, l’intervento del sindaco Falcomatà: “dimostriamo ancora una volta vicinanza rispetto all’alluvione che ha colpito la fascia ionica. Abbiamo sentito fin da subito come nostra questa tragedia, segno di una volontà di costruire uno spirito identitario che dovrà essere caratteristico della Città Metropolitana. Molto è stato fatto, soprattutto per la rete ferroviaria, anche se i danni permangono. Il senso di responsabilità ha prevalso e siamo riusciti tutti a garantire una presenza sui territori ed un intervento concreto. Spero che questa sia l’ultima conferenza dove presentiamo dei lavori di somma urgenza, perché la vera partita si gioca sulla programmazione. Questa amministrazione non si vuole far superare dagli eventi, ma vuole prevenire, portando avanti una seria programmazione, un recupero del gap istituzionale che c’era tra il Comune e la Regione a causa di carteggi infiniti a cui lo stesso Comune non era mai riuscito a dare risposta”.