Reggio, “due secondi posti in Calabria”: al Castello Aragonese, presentata la V edizione del Premio Rai “La Giara” [FOTO e VIDEO]

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È stato presentata stamane, presso il Castello Aragonese di Reggio Calabria, la quinta edizione del Premio letterario Rai “La Giara”: tra i presenti, giovani eccellenze calabresi distintisi nelle scorse edizioni per i loro romanzi

presentazione premio rai la giara (10)“Parlare di cultura in un luogo di cultura”, è il pensiero espresso all’unisono stamane dall’assessore comunale alla Cultura, Patrizia Nardi e dal Sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, presenti stamane nei nuovi locali del Castello Aragonese, che hanno ospitato un incontro Rai, ma non solo: “un incontro tra intellettuali e tra istituzioni”, come è stato definito.

Non per niente, il Castello Aragonese, da poco riaperto al pubblico dopo anni di chiusura, è diventato quest’oggi sede di presentazione del Premio “La Giara”, giunto alla sua quinta edizione. Il Premio letterario nazionale di narrativa è bandito da Rai Com, con la collaborazione del Laboratorio di scrittura di Rai Eri.

“In questo periodo organizziamo un tour per tutta la Calabria per cercare di presentare il premio”, così alla stampa il direttore Rai Calabria, Demetrio Crucitti. All’incontro di oggi a Reggio erano presenti due giovani autori che hanno partecipato alle scorse edizioni  “La Giara”, distinguendosi per il loro talento.

presentazione premio rai la giara (7)Un premio da cui emergono due secondi posti in Calabria, un orgoglio che si vuole ribadire a gran voce, e che parte da Reggio in un luogo che ha fatto la cultura della città per secoli, in questi giorni sede della mostra “Beg Armudi”, prolungata fino al 29 novembre, il cui tema centrale come si evince è un’altra eccellenza e particolarità della nostra terra: il bergamotto.

“Il Castello ha superato qualsiasi momento di criticità – esordisce l’assessore Nardi – Il bergamotto è un prodotto unico, testimonial di un territorio importante. Il Premio ‘La Giara’ che proprio qui presentiamo è pensato per i giovani autori e per le giovani generazioni nella prospettiva di continuare a far parlare delle grandi potenzialità di questa Regione”.

Una Regione, la Calabria, che ha tanto da offrire, che possiede tanto; e questo “tanto”, come più volte ribadito stamane può essere valorizzato attraverso diversi modi di comunicare. Nel parlare di Radiotelevisione italiana, infatti, non si poteva non parlare di comunicazione tesa alla valorizzazione e alla promozione del territorio.

“Esiste un legame forte tra territorio e la fiction, che molto spesso lo promuove – spiega CrucittiIl sogno, la narrativa, la possibilità dell’editore, tutto confluisce nel mondo de ‘La Giara’. È importante costruire una filiera culturale tra la narrativa, l’editoria e la produzione cinematografica. In cinque anni di storia del Premio, si è vista sempre la Calabria primeggiare”.

presentazione premio rai la giara (1)Significativa specifica del direttore Rai Calabria, inoltre, si rifà al ricordo della presentazione della prima edizione “La Giara”, svoltasi a San Luca. In più, Crucitti vuole ribadire l’importanza di iniziare dalle scuole (non per niente, presenti quest’oggi al Castello Aragonese, molti studenti), e di insistere fortemente sulla qualità dei contenuti che si vogliono trasmettere, al giorno d’oggi sempre più veicolati dalle nuove tecnologie:

“Il digitale ha tre mondi da presiedere – continua Demetrio Crucitti la rete -il network, i contenuti ed il servizio. Il contenuto è l’essenza (per ricollegarci al tema del bergamotto) che va ben conservato”.

Ad affiancare l’intervento del direttore Rai Calabria, quello del sindaco Falcomatà, che parla in veste di primo cittadino di Reggio, ma anche di scrittore: “dalla lettura si comprende un po’ la tecnica di mettere nero su bianco i propri sentimenti, le proprie espressioni. Chiunque si avventuri a scrivere un libro lo fa prima di tutto per sè stesso, in quanto ognuno comunica la propria personalità attraverso la scrittura, anche se si dice che nessuno scriva mai solo per sè stesso, ma anche per gli altri”.

presentazione premio rai la giara (4)Falcomatà prosegue, poi, a tenere il punto sulla valenza di presentare un premio così importante in un luogo di forte identità culturale, come è il Castello Aragonese: “bisogna recuperare il sentimento di identità partendo da ciò che è nostro, dal nostro patrimonio culturale: di questo si fa portavoce l’amministrazione. La settimana voluta al Castello è frutto della volontà di mantenere vivo un bene culturale della città, a cui piano piano stiamo restituendo parti significative. A seguito dei tragici avvenimenti di Parigi, dove il terrore ha deciso di scagliarsi in luoghi di cultura e di bellezza, abbiamo deciso di illuminare con i colori della bandiera francese proprio il Castello, segno di cosa rappresenti realmente”.

E nel parlare del premio “La Giara”, ma anche del mondo Rai, fatto anche di fiction e televisione, Falcomatà ragiona sul potere, tramite la fiction, di illustrare la realtà dei fatti, e non solo “un’immagine distorta del Sud, a cui talvolta si ricollegano problemi che si pensa essere derivanti esclusivamente dalle nostre terre. Non esiste una parte del Paese antropologicamente diversa da un’altra. È giusto parlare delle cose che non vanno, ma è allo stesso modo giusto recuperare il nostro orgoglio, dirci fortunati di essere nati qui!”.

presentazione premio rai la giara (5)Un orgoglio e un senso di appartenenza, per riprendere le parole del sindaco Falcomatà, entrambi messi in luce anche dal Premio “La Giara”, che vede giovani calabresi (dai 19 ai 39 anni) emergere in tutta Italia. Ben 200 scrittori monitorati in quattro anni di edizioni, lo spiega il Referente del Premio per Rai Calabria, Luigi Michele Perri, che si sofferma sul fatto che nessun’altra emittente, a livello europeo, ha portato avanti un tipo di scouting letterario come questo. “La Rai porta bandiera di tale operazione a livello europeo – dice – In ambito nazionale, la Calabria occupa un posto particolare: è seconda, subito dopo il Piemonte, per qualità di opere! La narrazione in questa Regione esiste, così come esistono narratori che si esprimono su fatti relativi a tale contesto. In più, avendo la qualità delle opere, emerge anche la volontà di competere; non per niente, abbiamo avuto due secondi posti: il primo è stato assegnato nella seconda edizione del Premio ad un’archeologa di Serra San Bruno che racconta la sua esperienza da archeologa vissuta in Siria. Nella quarta edizione, invece,  un’autrice calabrese, Francesca Veltri, ha scritto un romanzo di 700 pagine, su cui ha lavorato per tre anni e che la commissione ha valutato come un quasi capolavoro. Ecco cos è La Giara in Calabria”.

presentazione premio rai la giara (12)E la presenza, stamane, di autorevoli rappresentanti del mondo Rai ha avuto una forte incisività anche nel ribadire un concetto che da tempo si cerca di mettere in atto: fare rete tra enti ed istituzioni, promuovendo simili iniziative in tutti i contesti, a partire dalle scuole.

E dalla scuola è partito anche Domenico Colella, quando solo a 17 anni ha voluto aderire al Premio “La Giara” colpendo la commissione con un’affermazione che viene ricordata oggi: “non riuscivo a trovare qualcosa che parlasse di noi calabresi e di conseguenza ho deciso di scrivermela da solo – parole di Colella, autore del romanzo storico “La promessa” – Mi sono addentrato nella riscoperta delle nostre origini attraverso lo studio della storia, andando a cercare quelle verosomiglianze su cui imbastire il romanzo. Tramite la ricerca delle fonti si arriva alla propria essenza: parte un percorso introspettivo. Ho partecipato a La Giara per la voglia di emergere; inoltre, il contesto del Premio è stato perfetto per come ha gestito il mio romanzo”.

presentazione premio rai la giara (13)“Deve tantissimo a La Giara” anche Valeria Siclari, che illustra ai presenti il suo lavoro, “Stelle binarie”: “il mio romanzo parla di legami tra persone e luoghi. Uno dei personaggi è una profumiera francese che viene in Calabria per studiare l’essenza del bergamotto, che non si trova da nessun’altra parte al mondo. Ho scritto questo romanzo da giovane per i giovani, per sensibilizzarli intorno a diverse tematiche a me care: la donazione degli organi, i legami con la propria terra, la salvaguardia delle coste, la lingua grecanica. Un libro per la Calabria. Spero di intraprendere percorsi nelle scuole – chiosa la giovane scrittrice – dopo le bellissime esperienze a livello nazionale fatte grazie al Premio”.

Una giornata, quella di oggi, che chiude la prima settimana di iniziative organizzate dall’amministrazione comunale al Castello Aragonese (leggi qui), tutte dedicate al tema del bergamotto.

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