È stato presentata stamane, presso il Castello Aragonese di Reggio Calabria, la quinta edizione del Premio letterario Rai “La Giara”: tra i presenti, giovani eccellenze calabresi distintisi nelle scorse edizioni per i loro romanzi
Non per niente, il Castello Aragonese, da poco riaperto al pubblico dopo anni di chiusura, è diventato quest’oggi sede di presentazione del Premio “La Giara”, giunto alla sua quinta edizione. Il Premio letterario nazionale di narrativa è bandito da Rai Com, con la collaborazione del Laboratorio di scrittura di Rai Eri.
“In questo periodo organizziamo un tour per tutta la Calabria per cercare di presentare il premio”, così alla stampa il direttore Rai Calabria, Demetrio Crucitti. All’incontro di oggi a Reggio erano presenti due giovani autori che hanno partecipato alle scorse edizioni “La Giara”, distinguendosi per il loro talento.
“Il Castello ha superato qualsiasi momento di criticità – esordisce l’assessore Nardi – Il bergamotto è un prodotto unico, testimonial di un territorio importante. Il Premio ‘La Giara’ che proprio qui presentiamo è pensato per i giovani autori e per le giovani generazioni nella prospettiva di continuare a far parlare delle grandi potenzialità di questa Regione”.
Una Regione, la Calabria, che ha tanto da offrire, che possiede tanto; e questo “tanto”, come più volte ribadito stamane può essere valorizzato attraverso diversi modi di comunicare. Nel parlare di Radiotelevisione italiana, infatti, non si poteva non parlare di comunicazione tesa alla valorizzazione e alla promozione del territorio.
“Esiste un legame forte tra territorio e la fiction, che molto spesso lo promuove – spiega Crucitti – Il sogno, la narrativa, la possibilità dell’editore, tutto confluisce nel mondo de ‘La Giara’. È importante costruire una filiera culturale tra la narrativa, l’editoria e la produzione cinematografica. In cinque anni di storia del Premio, si è vista sempre la Calabria primeggiare”.
“Il digitale ha tre mondi da presiedere – continua Demetrio Crucitti – la rete -il network, i contenuti ed il servizio. Il contenuto è l’essenza (per ricollegarci al tema del bergamotto) che va ben conservato”.
Ad affiancare l’intervento del direttore Rai Calabria, quello del sindaco Falcomatà, che parla in veste di primo cittadino di Reggio, ma anche di scrittore: “dalla lettura si comprende un po’ la tecnica di mettere nero su bianco i propri sentimenti, le proprie espressioni. Chiunque si avventuri a scrivere un libro lo fa prima di tutto per sè stesso, in quanto ognuno comunica la propria personalità attraverso la scrittura, anche se si dice che nessuno scriva mai solo per sè stesso, ma anche per gli altri”.
E nel parlare del premio “La Giara”, ma anche del mondo Rai, fatto anche di fiction e televisione, Falcomatà ragiona sul potere, tramite la fiction, di illustrare la realtà dei fatti, e non solo “un’immagine distorta del Sud, a cui talvolta si ricollegano problemi che si pensa essere derivanti esclusivamente dalle nostre terre. Non esiste una parte del Paese antropologicamente diversa da un’altra. È giusto parlare delle cose che non vanno, ma è allo stesso modo giusto recuperare il nostro orgoglio, dirci fortunati di essere nati qui!”.
E dalla scuola è partito anche Domenico Colella, quando solo a 17 anni ha voluto aderire al Premio “La Giara” colpendo la commissione con un’affermazione che viene ricordata oggi: “non riuscivo a trovare qualcosa che parlasse di noi calabresi e di conseguenza ho deciso di scrivermela da solo – parole di Colella, autore del romanzo storico “La promessa” – Mi sono addentrato nella riscoperta delle nostre origini attraverso lo studio della storia, andando a cercare quelle verosomiglianze su cui imbastire il romanzo. Tramite la ricerca delle fonti si arriva alla propria essenza: parte un percorso introspettivo. Ho partecipato a La Giara per la voglia di emergere; inoltre, il contesto del Premio è stato perfetto per come ha gestito il mio romanzo”.
Una giornata, quella di oggi, che chiude la prima settimana di iniziative organizzate dall’amministrazione comunale al Castello Aragonese (leggi qui), tutte dedicate al tema del bergamotto.
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