“Il Comune risparmia 1 milione e 600 mila euro l’anno”: lo afferma l’assessore al Bilancio, Armando Neri a margine del Consiglio Comunale odierno, incentrato sulla rinegoziazione dei mutui dalla Cassa Depositi e Prestiti. Non si dimentica, in Aula, la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne
Ad una settimana esatta dal Consiglio Comunale sulla sanità saltato per mancanza del Commissario Scura, stamane si ritorna nell’Aula Consiliare Pietro Battaglia di Palazzo San Giorgio per discutere sull’ordine del giorno: la rinegoziazione dei mutui concessi ai comuni dalla Cassa Depositi e Prestiti.
GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE – 28 i presenti. La seduta è valida e si può cominciare: un inizio che riprende il tema centrale del giorno; oggi, 25 novembre, si celebra la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. Come attestazione “dei valori attuativi della Carta Europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale e regionale”, tutti i Consiglieri hanno indossato un nastro rosa; in più, esordisce il presidente del Consiglio, Delfino, “abbiamo affisso in Aula dei volantini per aderire non solo simbolicamente alla giornata; non per niente, sono previste per oggi diverse iniziative sul tema, anche qui a Palazzo San Giorgio”.
Subito dopo il minuto di silenzio proclamato per ricordare le vittime di tale brutale violenza, si entra nel pieno dei lavori del Consiglio Comunale: come premessa, il presidente Delfino informa di diversi cambiamenti delle nomine nelle varie commissioni, in virtù del passaggio di alcuni consiglieri da Reggio Futura a Forza Italia.
Prendendo atto dei mutamenti suddetti, ad aggiungersi come punto all’ordine del giorno, anche una mozione che vede come prima firmataria la Consigliera Mary Caracciolo, condivisa dall’intera amministrazione: “Azione di contrasto alla violenza sulle donne“. Con la presente ci si impegna:
- a promuovere diffondere e sostenere la cultura delle pari opportunità e pari diritti perché solo un’affermazione piena nella società potrà favorire una nuova cultura sul contrasto alla violenza e alla discriminazione, con azione di informazione, sensibilizzazione e formazione;
- A sostenere e collaborare con le associazioni pubbliche e private impegnate sul territorio sia per avere un quadro della situazione anche nella nostra realtà che per intervenire adottando tutte le forme di prevenzione, sostegno e aiuto a favore delle donne oggetto di violenza;
- A valutare l’opportunità di pubblicare sul sito istituzionale del Comune di Reggio Calabra i centri antiviolenza e le case di rifugio presenti sul territorio;
- A richiedere alla Regione Calabria un’accelerazione dell’iter di liquidazione secondo il piano adottato dal dirigente in data 8 luglio 2015;
- A richiedere alla Regione Calabria e al Governo centrale annuali finanziamenti di sostegno ai suddetti centri antiviolenza e case di rifugio.
A relazionare in merito, la suddetta Consigliera Caracciolo: “quella di oggi è una giornata fortemente voluta dall’Onu. Ricordiamo che il 70% delle violenze sulle donne avviene tra le mura domestiche. Noi come Consiglio dobbiamo fare qualcosa in quanto istituzione, perché l’aiuto non deve avvenire solo nell’ambito della prevenzione, ma anche e soprattutto dopo, considerando che solo negli ultimi anni è stato fatto qualcosa in più in riferimento ai centri antiviolenza. Che questo sia solo l’inizio, per quanto ad oggi il Comune può fare”.
Tale mozione non poteva che essere approvata all’unanimità.
Cambio pagina, a questo punto: il Consiglio va avanti con gli interventi, in successione, dei Consiglieri di opposizione, Massimo Ripepi e Pasquale Imbalzano.
Ripepi torna su una questione di fondamentale importanza, quella della sanità: “siamo preoccupati per come questa amministrazione sta governando la città – dice – Sulla questione della sanità, è da sei mesi che noi abbiamo chiesto di mettere all’ordine del giorno oltre che l’istituzione di un nuovo ospedale (che vede d’accordo la maggioranza), anche l’indicazione urgente da parte del Comune di un terreno dove fare un nuovo ospedale. Si deve procedere velocemente, semmai alla presenza del Governatore Oliverio, senza che si aspetti Scura. Anziché discutere di sciocchezze – chiosa Massimo Ripepi – vogliamo trattare cose importanti. Il Consiglio deve dare la sua idea di come vuole la sanità nella Città Metropolitana, e si deve fare in tempi brevi. La Regione Calabria non ne vuol sapere di riconoscerci come Città Metropolitana, e non si sta capendo. Per le periferie, inoltre, vogliamo sapere quali sono i progetti e a che punto sono”.
A queste parole si affiancano quelle del Consigliere Imbalzano, il quale tiene il punto soprattutto sull’attuazione della Commissione Pari Opportunità, in riferimento a cui Delfino assicura si stia procedendo, anche se “si deve risolvere un problema burocratico-amministrativo. Sulle interrogazioni dei capi gruppo – risponde il presidente Delfino ad un’altra precisazione fatta da Imbalzano – abbiamo già chiesto al capo gabinetto: le risposte, come riferito, sono pronte all’invio”.
RINEGOZIAZIONE MUTUI CASSA DEPOSITI E PRESTITI – I preliminari si concludono, e l’assessore al Bilancio, Armando Neri prende la parola per relazionare sull’altro punto all’ordine del giorno: “questa amministrazione non perde un secondo di tempo per adottare ogni misura che fa bene al Comune. Per quando riguarda la rinegoziazione dei mutui della Cassa Depositi e Prestiti, è un’opportunità straordinaria che l’amministrazione coglie oggi: si garantisce un risparmio per le stesse casse comunali. Abbiamo avviato in collaborazione con i settori e con la Commissione di bilancio un’importante operazione sul tema: una finestra di rinegoziazione che la Cassa ha previsto nel mese di novembre. Rinegoziamo al ribasso – aggiunge l’assessore Neri anche alla stampa – con un tasso medio lievemente inferiore rispetto a quello dell’originario tasso con cui i mutui sono stati contratti: ben 471 mutui che il Comune ha attivi con Cassa Depositi e Presiti, riferiti alla realizzazione di opere pubbliche. Grazie a tale operazione finanziaria si realizzeranno immediatamente degli effetti positivi per l’Ente, un risparmio immediato, che garantisce una gestione della spesa corrente migliore e più flessibile. La prima conseguenza positiva si rifà alla possibilità di risparmiare a dicembre una somma di oltre 2 milioni e 200 mila euro complessivi, liberando così delle risorse; questa operazione genererà nel breve-medio periodo delle economie per l’Ente pari ad un milione e 600 mila euro l’anno, che potranno essere utilizzati senza alcun vincolo di destinazione grazie alla norma che il sindaco Falcomatà ha tanto spinto per ottenere nell’ambito del decreto Enti Locali di agosto. Un’operazione complessa – prosegue Armando Neri – ma che andava fatta: questa amministrazione non farà mai spallucce nel prendersi determinate responsabilità. Un’operazione, c’è da aggiungere, caratterizzata da una invarianza finanziaria. Finalmente si comincia a respirare”.
Si è parlato di opere pubbliche ricollegate ai suddetti mutui, dunque, delle opere, che a detta dell’assessore Neri ripartiranno a breve e che riguardano “innanzitutto quelle previste nel piano triennale delle opere pubbliche, quelle prevalentemente finanziate con mutui di Cassa Depositi e Prestiti”.
Opere pubbliche, ma anche risparmio; e su quest’ultimo punto vuole intervenire il Consigliere di maggioranza, Giuseppe Sera, il quale avanza una specifica raccomandazione: “che si dia particolare attenzione nel destinare parte del risparmio al completamento del servizio di accompagnamento dei minori disabili nell’ambito scolastico”. Una proposta, come vuole ricordare il Consigliere di minoranza, Marino, di cui si era già parlato un anno fa.
“C’è sicuramente una convenienza per la Cassa Depositi e Prestiti – interviene ancora Pasquale Imbalzano – un’occasione buona per realizzare e dare concretezza, ma che si presti sempre attenzione all’avanzamento delle opere pubbliche e non si faccia sempre polemica guardando solo ad una parte del passato”.
Un’affermazione, quella di Imbalzano, a cui risponde il Consigliere Sera: “mettere ordine in un settore come quello dei lavori pubblici non è semplice. Se la politica non è supportata da una buona professionalità tecnica, è morta. Dal 2000 ad oggi tutto il territorio comunale è stato violentato da varie imprese, ed oggi l’amministrazione sta pagando lo scotto di quelle professionalità tecniche. Andiamo adagio in questo lavoro”.
E tra botte e risposte, si arriva all’approvazione dell’ordine del giorno, che vede, tra l’opposizione, 10 braccia alzate per astenersi.