Reggio, sabato 28 novembre “Diamo un calcio alla violenza”: “combattiamola con la cultura e la bellezza” [FOTO e VIDEO]

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Stamane, nella Sala dei Lampadari di Palazzo San Giorgio, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione della manifestazione sportiva “Diamo un calcio alla violenza”, mirata a finanziare i due centri anti-violenza presenti sul territorio. Diversi i soggetti coinvolti nell’iniziativa tesa a combattere la violenza nei confronti delle donne

“Cercare di finanziare i centri anti-violenza presenti in città”, questo l’obiettivo primario trasmesso stamane dalla Consigliera provinciale di Parità, Daniela De Blasio; il tutto collegato alla manifestazione del prossimo 28 novembre, “Diamo un calcio alla violenza” (qui il programma), che si terrà presso il Palacalafiore di Reggio e che vede coinvolti diversi Enti in una giornata dedicata allo sport, visto come veicolo di un messaggio forte ed incisivo: NO alla violenza sulle donne.

La presentazione dell’iniziativa si è tenuta stamane presso Palazzo San Giorgio: “il Comune di Reggio – parole del sindaco Falcomatàè onorato di ospitare questa conferenza in cui si illustra la manifestazione”.

In prima linea, il Tribunale di Reggio Calabria, rappresentato quest’oggi dal suo Presidente, Luciano Gerardis; non per niente, l’iniziativa al Palacalafiore rientra nel progetto Civitas di cui da tempo si fa portavoce il Tribunale, mirato alla difesa delle fasce più deboli.

“E’ un progetto (Civitas) – dichiara Gerardisma al tempo stesso una rete che mette insieme tanti organi che si battono per l’affermazione dei diritti delle fasce sociali più deboli. La Consigliera De Blasio ci ha invitato a prendere parte all’iniziativa e noi non potevamo che accoglierla volentieri, essendo da sempre vicini ai centri anti-violenza a cui vanno i nostri ringraziamenti più sentiti. Quella di sabato 28 novembre sarà un iniziativa sportiva, ma non solo: sarà una manifestazione di dibattito e discussione, considerando che lo sport è veicolo di messaggi importanti. Civitas da sempre è impegnata a portare avanti i valori contro la violenza e per la parità di genere”.

“Una società civile non può non essere contro la violenza – afferma infine alla stampa il presidente del Tribunale reggino – e soprattutto contro la violenza nei confronti delle donne. Io ho sempre detto che il problema interpella le donne, ma anche gli uomini: da uomo ho vergogna quando vedo che altri uomini usano violenza sulle donne”.

Un’iniziativa benefica, dunque, come sottolineano lo stesso Gerardis e la Consigliera De Blasio: i fondi ricavati saranno indirizzati a finanziare due centri di accoglienza presenti sul territorio.

“Come tutti sanno il 25 novembre è la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, e nell’ambito di questo tema che comunque ci vede coinvolte tutto l’anno abbiamo pensato di fare qualcosa di concreto, di finanziare i centro anti-violenza della città che non ricevono finanziamenti da tantissimi anni – così la Consigliera De Blasio alla stampa – I centri sono circa 350 in tutta Italia ed è di maggio il piano contro la violenza alle donne del Governo: le risorse sono esigue, circa 9 milioni di euro per tutta Italia. Il fulcro su cui ci si deve concentrare è proprio il centro anti-violenza perché è il punto di riferimento per le donne, con il numero verde 1522. Purtroppo, per quanto noi possiamo fare comunicazione sul tema, non riusciamo a superare le difficoltà che la donna trova: molto spesso non c’è un seguito alla denuncia, in questo momento i centri sono in crisi”.

Una comunicazione, per riprendere le parole della Consigliera Daniela De Blasio, che si vuole rafforzare in un momento di incontro e gioco come quello di “Diamo un calcio alla violenza”, mirato ad educare, soprattutto i giovani. E a rappresentare quest’ultimi, Mirella Nappa, Dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale di Reggio. Al Palacalafiore, infatti, ad assistere ai vari match, ci saranno diverse scolaresche della città: “alcune di queste – specifica Mirella Nappasono già parte integrante del progetto Civitas. Sia sempre pesante nei ragazzi il rispetto per sè stessi e per gli altri! Per l’iniziativa in questione,  abbiamo ideato una serie di striscioni su cui i ragazzi esporranno le loro idee riguardo al tema, ed il migliore sarà premiato. Qualcosa nelle nostre teste deve cambiare”.

A prendere parte alla manifestazione, come già trasmesso nei giorni scorsi, Miss Italia 2015, Alice Sabatini, ma anche tanti volti noti locali, come Giacomo Battaglia, Gigi Miseferi, Pasquale Caprì; coinvolti anche l’Asd di Reggio, la Viola Basket, il Coni regionale, con il presidente, avvocato Maurizio Condipodero.

Anche quest’ultimo è intervenuto stamane in conferenza stampa: “l’iniziativa ha dato l’opportunità al Coni di essere presente per questo messaggio forte. Dopo i fatti di Parigi, più che mai, dobbiamo trasmettere il fatto che la violenza si deve mettere da parte non solo negli slogan, ma anche nei fatti! Bisogna insegnare ai giovani il rispetto; questa manifestazione non deve restare un momento isolato, ma far parte di un lungo percorso di formazione ed educazione per i ragazzi. In più, che si porti avanti una rete tra Enti”.

E degli Enti locali, stamane, erano presenti degni rappresentanti; ad intervenire, infatti, anche l’assessore provinciale alla Cultura, Eduardo Lamberti-Castronuovo, che da dottore quale è fa un paragone tra il mondo della medicina ed il messaggio che tramite l’iniziativa in questione si vuole trasmettere: “nella medicina – dice – le malattie si combattono generando la malattia stessa. Può una partita di calcio generare qualcosa che blocchi la violenza? No, ma è importante il senso che si genera”. Inoltre, ricordando che oggi ricorre la Giornata dei diritti del bambino, Lamberti-Castronuovo fa una riflessione importante: “perché dobbiamo scrivere leggi per la tutela del bambino, quando è nella natura delle cose tutelarlo?”.

Una tutela, rifacendoci al tema del giorno, di cui hanno bisogno anche le donne vittime di violenza. Una tutela, si ripete, che ha voluto sostenere attivamente il Comune di Palmi, rappresentato stamane dall’avvocato Saletta, testimone di una buona iniziativa: “a Palmi – spiega – è stata approvata una delibera sul tema, contro ogni tipo di violenza sulle donne, non solo di natura sessuale. Siamo andati anche nelle scuole per spiegare cosa abbiamo fatto, e abbiamo organizzato un tavolo sinergico con le forze dell’ordine dando un numero a tutte le donne per avere come riferimento un carabiniere o un poliziotto donna con cui parlare e a cui denunciare; in più, abbiamo installato un centro di ascolto per le donne presso il Comune di Palmi”.

In questi giorni, come non mai, iniziative del genere sono di conforto in “un mondo dove purtroppo la violenza sta facendo da padrona”, parole dell’assessore comunale allo Sport, Nino Zimbalatti, che aggiunge: “C’è la violenza di Parigi, verso i migranti, nella vita quotidiana, sulle donne. Cerchiamo di eliminare questo cancro di un mondo non qualificato e non bello da vivere”.

Per quanto possibile qui a Reggio tutti parteciperanno in modo da contribuire a debellare questo “cancro”: le squadre degli Avvocati, dei Giornalisti, della Rappresentativa Femminile, di calciatrici ed ex Campioni d’Italia con la Pro Reggina e la Compagnia della Bellezza, la quale a chi acquisterà un tagliando abbinerà un bonus sconto di 15 euro da utilizzare in uno degli istituti di acconciature della città.

Tutte informazioni utili ricordate stamane in conferenza, dove a chiudere i lavori della mattinata è stato il sindaco Giuseppe Falcomatà, il quale fa riferimento, come l’assessore Lamberti-Castronuovo, alla Giornata per i diritti del Bambino che quest’oggi si celebra: “in tal senso, tante sono le iniziative che ci sono state in città. Io stesso ho assistito, presso la scuola Falcomatà-Archi, alla presentazione del consiglio comunale dei bambini. Ogni discorso parte proprio dalle scuole, insieme alla famiglia, lì dove si forma la coscienza civica di ognuno di noi. Con ‘Diamo un calcio alla violenza’ il messaggio che si vuole lanciare attraverso lo sport è questo: a Parigi, gli attentanti non sono stati fatti in luoghi istituzionali, ma in luoghi di cultura, di aggregazione, di sport, perché evidentemente è quella la paura più grande, ossia che tutto si può fermare tranne ciò che produce cultura  e bellezza! È importante che la violenza si combatta attraverso la bellezza e la cultura – chiosa Falcomatà in quanto è tutto ciò che più facilmente unisce e annulla le differenze, come in questo caso lo sport. Combattiamo la violenza con l’amore”.

 

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