Bolzano è la provincia in cui si vive meglio, Reggio Calabria la peggiore

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A svelarlo è la 26esima edizione dell’indagine “Qualità della vita” del Sole 24 Ore: fanalino di coda sono i centri del Mezzogiorno, con Reggio Calabria sull’ultimo gradino

Reggio calabria veduta del lungomare dallaltoBolzano è stata premiata per la quinta volta: è la provincia italiana dove si vive meglio, accompagnata da Trento (in terza posizione). A svelarlo è la 26esima edizione dell’indagine “Qualità della vita” del Sole 24 Ore, che ogni anno confronta la vivibilità nelle province italiane attraverso dati statistici. Al secondo posto troviamo Milano, mentre fanalino di coda sono i centri del Mezzogiorno, con Reggio Calabria sull’ultimo gradino, Vibo Valentia al penultimo e Messina (104esima). Il Sole 24 Ore ha posto sotto la lente d’ingrandimento le aree tematiche Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi/Ambiente/Salute, Popolazione, Ordine pubblico e Tempo libero. Le province considerate sono salite da 107 a 110.

Lungomare ReggioBolzano ritorna al primato per la quinta volta in 26 anni di ricerca del Sole 24 Ore (dopo 2012, 2010, 2001 e 1995): eccelle ad esempio nel tasso di occupazione (71% contro una media del 56%), nella quota di crediti in sofferenza (solo 5,7%, ossia meno di un terzo rispetto al valore medio), nei consumi (2.660 euro per famiglia, 700 in più della media). E’ prima per presenze agli spettacoli e nella top ten per sport e spesa dei turisti stranieri. Reggio Calabria invece ha i piazzamenti peggiori nelle tre macroaree Tenore di vita, Affari e lavoro, Servizi Ambiente e Salute: alta è infatti la quota degli impieghi a rischio (36%), basso il patrimonio familiare medio (193mila euro contro una media di 345mila), la quota di export sul Pil (meno del 2%), la dotazione di asili nido (coperto meno del 2% dell’utenza), pessimo il voto di Legambiente.

La ricerca attribuisce un primato anche per ciascuna delle 6 aree tematiche: in “Tenore di vita” Milano è capolista, in “Affari e lavoro” è Prato, per “Servizi Ambiente e Salute” Monza e Brianza, nel capitolo demografico Olbia Tempio, in “Ordine pubblico” Nuoro e per “Tempo Libero” Rimini. Roma quest’anno scende al 16° posto, arretrando di quattro posizioni rispetto al 12° posto del 2014. La top ten è occupata dai centri del Nord e del Centro di piccole o medie dimensioni (salvo appunto il caso di Milano e, in parte, di Firenze), spesso situate lungo l’arco alpino (come Bolzano, Trento, Sondrio, Cuneo, Aosta). Tra le regioni più rappresentate in top ten, oltre alla Lombardia con Milano e Sondrio, anche la Toscana con il capoluogo Firenze sale al quarto posto dal 16° del 2014.

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