Borse di studio non pagate: partono da Messina i ricorsi degli ex specializzandi

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Vinto il ricorso contro Palazzo Chigi: a Roma temono il precedente

Trentamila euro: a tanto ammonta la cifra che la Presidenza del Consiglio dei Ministri dovrà versare a un ex specializzando per le borse di studio non pagate. Una scelta che potrebbe segnare un passo importante sotto il profilo giurisprudenziale, aprendo ad una serie di ricorsi. La sentenza del tribunale di Messina ha dato piena ragione al ricorso del legale Santi Delia­ ed è la prima pronuncia ufficiale dopo la  decisione della Cassazione sugli ex specializzandi che svolsero la propria formazione prima del 1982. Questi, infatti, furono “vittime” del sistema a doppio binario all’epoca vigente, un sistema tenuto in piedi dallo Stato italiano reo di non aver adeguato la normativa interna a quella comunitaria.

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