E’ stata fermata la raccolta degli agrumi nella piana di Catania di Sicilia mentre nella piana di Rosarno-Gioia Tauro in Calabria si chiedono accertamenti per richiedere calamità naturali per i danni provocati alle coltivazioni a causa dell’enorme quantità di cenere lavica provocata dalle recenti eruzioni dell’Etna. “La cenere – sottolinea la Coldiretti in una nota – sta creando due tipi di problemi in Calabria, su una buona parte degli agrumi ha bloccato il processo di maturazione mentre gli altri gia’ maturi presentano delle macchie nere che, pur non inficiandone la bonta’ e la qualita’, inducono i consumatori a non acquistare, con un indubbio riflesso negativo sul mercato. La situazione – sostiene la Coldiretti – sta creando anche problemi di competitivita’ agli agrumi che rappresentano uno dei beni economici piu’ importanti del territorio. La Coldiretti ricorda peraltro – conclude la nota – che e’ un evento calamitoso, non assicurabile e quindi e’ necessario predisporre tutti gli atti idonei, affinche’, possa essere riconosciuta la calamita'”.