Messina, aspettando Roma: 90 precari del Comune verso la stabilizzazione

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Il Piano del fabbisogno personale dovrà essere prima approvato dal Governo

accorinti e signorinoUna virata decisa verso la stabilizzazione: così l’Amministrazione Accorinti si sta muovendo per mettere ordine fra i precari del Comune, concedendo l’agognato provvedimento entro il 2015. I contratti a 16 ore verranno ratificati per i dipendenti delle categorie A e B, circa 90 effettivi del personale di Palazzo Zanca, impiegati da 20 anni nelle stanze del Municipio. Il sindaco, lodando il lavoro svolto dal Segretario generale Le Donne, ha anche apprezzato l’atteggiamento tenuto dai sindacati e dalla Rsu. Attenzione però, perché se i tempi per presentare  la propria richiesta sono risicatissimi (la scadenza è fissata per le 13 del 23 dicembre), è altresì subordinata l’adozione dell’atto all’approvazione da parte del Ministero dell’Interno del Fabbisogno del Personale, con il relativo piano assunzionale. Un inghippo che potrebbe portare a nuovi colpi di scena.

La Cisl, apprezzando lo sforzo della Giunta, ha invitato però la stessa a portare a compimento la procedura anche per le categorie C e D perché altrimenti “si metterebbero a rischio le risorse assunzionali degli anni 2010 e 2011, pari a 1.079.067,76 euro e nel contempo si obbligherebbe ad rivisitazione dell’intero accordo con un’inevitabile riduzione del tetto massimo delle ore di contrattualizzazione. Praticamente si ripartirebbe dalle scongiurate 11 ore, con serie responsabilità riconducibili a dirigenti e funzionari inadempienti“.

Il piano di stabilizzazione esitato non corrisponde alle aspettative del sindacato di viale Europa che ha contestato prima e continua adesso a nutrire dubbi sulla corrispondenza dei calcoli sulle risorse assunzionali. Nondimeno esso “rappresenta un’ancora di salvezza per i circa 300 contrattisti comunali soprattutto se guardiamo alle ultime notizie a livello nazionale e regionale sulla vertenza dei precari” afferma Calogero Emanuele della Fp. A tal proposito questi stigmatizza gli esiti degli ultimi incontri tra Regione e Governo centrale sulla vertenza precari rilevando che, come sempre, “è stato fatto uno sporco gioco al ribasso sulla pelle dei lavoratori. Una misera proroga di un anno non mette al coperto gli Enti in dissesto e pre-dissesto creando seri pericoli per tutti i contrattisti ed in particolare per quelli in scadenza perentoria il 31/12/15, in servizio anche nel Comune di Messina“.

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