Messina, fra precari e debiti extra-bilancio: i Revisori restano scettici

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Nel mirino del Collegio il milione speso nell’ultimo trimestre del 2013 per il conferimento dei rifiuti a Motta S. Anastasia. Scetticismo anche sullo schema di assunzioni dei dipendenti di Palazzo Zanca

palazzo_zanca6_quimessinaUn debito fuori bilancio che si aggira attorno al milione di euro, maturato nell’ultimo trimestre del 2013 per il conferimento dei rifiuti presso la discarica di Motta S. Anastasia: è questa una delle criticità maggiori segnalate dal Collegio dei Revisori dei Conti di Palazzo Zanca all’Amministrazione cittadina. Una segnalazione presentata per tempo, allorquando venne esitato il consuntivo del 2014, e che ora torna d’attualità stante la necessità per il collegio di acclarare le responsabilità del caso. Il “sovraccosto” denunciato sarebbe infatti generato da un’inadempienza da parte del Dipartimento Ambiente: l’ufficio non avrebbe verificato la scrupolosità della richiesta, mancando di segnalare l’indebito aumento dei costi e assumendo un onere senza adeguata copertura finanziaria.

Sempre dai Revisori, poi, è giunto un altro monito in merito alla stabilizzazione dei precari: una mossa che va contestualizzata, a giudizio del Collegio, sotto il profilo finanziario. Allo stato attuale, infatti, non risulterebbero coerenti le previsioni offerte dalla Giunta per il 2018, poiché le coperture indicate per le assunzioni dalle medesime tabelle presentate dall’Amministrazione partirebbero soltanto dall’anno successivo. L’obiezione, contenuta in un parere critico, è già stata inviata al Ministero e potrebbe segnare la fine della grande promessa di Accorinti ai dipendenti del Comune.

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