Messina, il Maurolico è la buona scuola (?)

StrettoWeb

Generazioni di studenti narrano delle difficoltà provate durante gli studi gravosi al Liceo Classico “F.Maurolico” di Messina: oggi, però, tutti ringraziano e chiamano benedette quelle fatiche, perché sono servite alla propria crescita intellettuale. Ma cos’è rimasto di quel Maurolico?

foto tratta dai social network

Anche quest’anno il Liceo Classico “F.Maurolico” di Messina risulta essere, secondo www.eduscopio.it, il primo liceo della Sicilia e della Calabria quanto a risultati conseguiti dai propri studenti: il numero dei diplomati iscritti all’Università arriva a quota l’85,52, con una media, per la totalità degli esami superati al primo anno, del 28,35. Se si vanno a leggere i risultati del La Farina o di altri licei cittadini e non, la media non s’eguaglia. Insomma, dal punto dei vista dei risultati, il Maurolico la vince. Chiunque abbia frequentato il Regio Liceo cittadino non può che rimembrare le fatiche compiute stando sui libri quotidianamente, affrontando la furia degli insegnanti pretenziosi ai livelli storici quando qualcosa non seguiva il giusto ordine, e chi più ne ha più ne metta. Oggi, quelle fatiche compiute nei tempi dell’adolescenza ci sembrano una manna dal cielo: il Maurolico è  stata una vera e propria palestra di vita, in cui il livello di impegno da impiegare per ricevere buoni risultati ha permesso a tantissimi di potersi dire soddisfatti oggi, “nel mondo dei grandi”. Fino a qualche anno fa, era la scuola prediletta dai giovani messinesi che aspiravano a divenire cime degli studi, o semplicemente a seguire la moda del momento. Oggi, il Maurolico è in piena decadenza: inutile sarebbe negarlo.

Ma, ciò che ancor più stupisce e fa riflettere è il motivo di questa decadenza. Non è minimamente da ricercarsi in un abbassamento generale della didattica: gli standard, ed i dati sopra riportati lo confermano, dell’insegnamento non sono per nulla calati. Forse è colpa di una presunta cattiva gestione del Plesso, o di quella moda che tanti studenti ha sospinto per gli istituiti superiori cittadini? Ci colpa la riforma? Lungi da noi l’accreditare la responsabilità del decadimento del Maurolico ad una di queste entità, è nostro desiderio unicamente ricordare col sorriso quegli insegnanti che, con affabilità o meno, ci hanno fatto capire cosa significasse l’impegno, e che valore avesse la cultura nella formazione non solo del cittadino, ma anche dell’uomo. In questo momento di difficile criticità, il nostro pensiero va a loro, che hanno saputo, non solo con la testa, ma anche col cuore, indirizzare tanti studenti sulla strada giusta. Il nostro auspicio è che gli studenti di oggi scelgano per il loro futuro non la semplicità, la facilità, la superficialità, ma capiscano che le fatiche momentanee alleggeriranno il loro futuro, e aiuteranno la loro testa a camminare da sola, senza essere schiava di presunti pensieri superiori o di mode indomite. Come disse, tempo fa, una celeberrima docente del Liceo Classico dirimpettaio di Piazza Duomo: “è importante insegnare non pensieri, ma a pensare”.

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