Messina, la Cgil spinge Accorinti contro l’Anci: la stabilizzazione dei precari è a rischio?

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Un emendamento in Parlamento rischia di compromettere il cammino concordato sinora a livello locale. “Accorinti con chi ha interloquito?” chiedono dal sindacato

Se il parlamento nazionale dovesse approvare l’emendamento presentato dal Segretario Generale dell’ANCI, Leonardo Misuraca, la delibera di stabilizzazione varata dalla Giunta Accorinti rischia di rivelarsi un boomerang per i lavoratori, costretti a lasciare nelle casse della regione una parte del loro reddito (2 ore settimanali  per chi ha un contratto a 18 ore, 8 ore settimanali per ha un contratto a 24 ore).

Il parlamento nazionale, in queste ore,  discute della situazione dei precari siciliani – commenta Clara Crocè, Segretario Generale della FP provinciale – ci chiediamo con quali soggetti abbia, negli ultimi tempi, interloquito il  Sindaco di Messina per adottare un provvedimento così drastico che taglia salario ai lavoratori. Si ha l’impressione che la montagna voglia ad ogni  costo  partire  un topolino”.

L’emendamento ammesso dalla commissione bilancio alla Camera prevede la proroga dei contratti a tempo determinato fino al 30 giugno 2015, in deroga ad ogni limite o divieto posto dalla normativa vigente. Inoltre, per gli enti in dissesto o che abbiano adottato il piano di riequilibrio finanziario, la proroga è subordinata all’assunzione integrale degli oneri a carico della Regione.

Per i processi di stabilizzazione la norma  dovrebbe prevedere, fermo restando l’esclusivo vincolo del rispetto del patto si stabilità, la deroga alla capacità di assunzione. Su queste basi la FPCGIL e il coordinamento dei precari , invitano il Sindaco di Messina a rivedere la delibera e a farsi portavoce del disagio di tutti i precari della provincia.

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