Il pezzo se l’è aggiudicato un acquirente fiorentino. All’istituto messinese andrà una borsa di studio per uno degli allievi meritevoli
Il prezzo pattuito, sottolineano i responsabili della casa d’aste torinese Bolaffi che ha curato l’evento, sarebbe potuto essere di gran lunga superiore se solo sul bene non gravasse l’ombra del procedimento per interesse culturale: secondo quanto stabilisce la normativa, infatti, l’eventuale acquirente non può portare fuori dai confini nazionali la medaglia, il che ha ovviamente scoraggiato i soggetti esteri.
Dei 100mila euro ottenuti, 20mila saranno destinati allo Jaci di Messina: sì, perché la scuola che Quasimodo frequentò prima di emigrare beneficerà di una borsa di studio per un corso di laurea triennale a Milano. Un motivo in più per convincere gli studenti meritevoli a profondere un nuovo impegno.