Messina, l’Udc mette nel mirino Accorinti: pronti a staccare la spina?

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D’Alia, a dispetto dei buoni rapporti con Signorino, avrebbe maturato la decisione di porre fine all’esperienza di governo “dal basso” della città. Il leitmotiv è chiaro: bisogna smarcarsi da questo disastro

L’esodo verso Forza Italia in aula consiliare non è la sola minaccia che adombra il futuro dell’Amministrazione: a dispetto degli ottimi rapporti personali fra l’assessore al Bilancio, Guido Signorino, e l’ex ministro Gianpiero D’Alia, l’Udc starebbe infatti pensando di staccare la spina alla Giunta. Proprio il senatore, in tal senso, avrebbe avviato un confronto coi suoi, non risparmiando stoccate a Carmelina David, ex componente consiliare della forza centrista passata armi e bagagli con Genovese. Di là dalla polemica interna, il capogruppo a Palazzo Zanca, Mario Rizzo, ha evidenziato come le sfide del futuro imminente saranno decisive per la città, prime fra tutte quelle del Masterplan, cui Messina non può arrivare impreparata. Un’attenzione che ha il sapore della chiamata alle armi: e d’altronde i venti di guerra soffiano ormai tempestosi.

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