Messina, macchinario guasto: il calvario dei talassemici

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L’ultima denuncia concerne una ragazza di 33 anni, costretta a fronteggiare le inadempienze della sanità pubblica

Un macchinario del Policlinico guasto avrebbe seriamente compromesso la salute di una trentenne messinese, Emilia De Salvo, affetta da Beta Talassemia Major e costretta a fare a meno per ventitré giorni di ogni trasfusione. Il perché è presto detto: il mezzo destinato a lavare le sacche a disposizione del reparto microcitemico sarebbe stato fuori uso, con tutto ciò che ne consegue sotto il profilo sanitario. Una situazione, quella dei talassemici nel Sud, sempre più complicata, laddove i centri di raccolta per le cure e le terapie di rito sono quasi tutti al Settentrione, costringendo così i cittadini del Mezzogiorno ad un pendolarismo sanitario profondamente iniquo, aggravato dalle condizioni pessime in cui versa l’offerta regionale.

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