Messina, morte di Ilaria Boemi: la prima ragazzina fermata collabora con la magistratura

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La diciottenne ha confermato il quadro emerso dalle indagini. Adesso verranno sentite le altre due giovanissime bloccate dalla polizia

L’inchiesta sulla morte di Ilaria Boemi procede sottotraccia. La pista battuta dalle autorità inquirenti è quella giusta: Gaia Autieri, la 18enne fermata per aver “passato” la pillola alla ragazzina scomparsa, ha confermato il quadro emerso tracciato dalle forze dell’ordine. E la scelta di collaborare coi giudici potrebbe essere adottata anche dalle altre due ragazze coinvolte, le quali – proprio in virtù della giovane età – potrebbero optare per una strategia difensiva che le tuteli nel medio periodo. Le minorenni fermate saranno così ascoltate in questo inizio settimana, un inizio rovente se è vero com’è vero che l’uomo di 39anni presente sulla spiaggia al momento del malore della Boemi potrebbe finire nuovamente sotto il torchio del pm, con l’accusa di aver abbandonato la ragazza nel momento del bisogno, salvo prima tentare di coinvolgerla in un gioco sessuale.

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