Messina, niente previsionale: chieste le dimissioni di Signorino

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Impegni violati: la Giunta, un anno dopo, non ha rispettato i patti. E adesso in Consiglio si affilano i coltelli

I tempi tecnici, dettati dal Commissario ad acta inviato dalla Regione, non saranno rispettati: l’Amministrazione non riuscirà a far approvare il bilancio previsionale entro il 31 dicembre di quest’anno. Una notizia, quella confermata dai vertici della Giunta, destinata ad agitare gli animi in aula consiliare, laddove il Sindaco – proprio a suggello della maratona dell’anno passato – si era impegnato in prima persona a rispettare scadenze e termini per le stagioni a venire. Promessa disattesa, che ha mandato su tutte le furie l’esponente forzista Giuseppe Santalco: questi ha chiesto apertamente la testa del vice-sindaco Guido Signorino, il quale avrebbe mostrato con ogni evidenza incapacità gestionale. Il diretto interessato si è difeso spiegando che i ritardi si sono assommati per le difficoltà in cui versano i vari Dipartimenti e la Ragioneria, privi di un sistema informatico adeguato. La sua replica, però, non ha ammorbidito i toni e anzi ha alimentato un nuovo giro di proteste fra i banchi dell’Udc. L’Amministrazione non è mai stata così in bilico.

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