La cessione dei locali all’Irccs nel mirino di D’Alia e Zafarana: è un’operazione di rilancio della sanità locale o il tentativo di accaparrarsi il patrimonio immobiliare del nosocomio di viale Europa?
Intanto, come vi abbiamo raccontato nelle scorse ore, tiene banco la polemica che vede da un lato l’asse anti-Irccs, composta da una singolare sinergia fra i centristi di D’Alia e i pentastelluti della Zafarana, e dall’altro chi supporta la fusione quale ultima speranza per salvare la struttura (Formica, Picciolo, Rinaldi, Laccoto, Panarello e Grasso). Oggetto del contendere sono i locali del Piemonte: secondo gli oppositori del ddl, adottando il testo si va incontro ad una cessione indebita di un locale pubblico a un ente privato, il quale ente – una volta rilevato il plesso – potrà farne l’uso che ritiene più opportuno. Tutto verte, insomma, sulla natura dell’operazione: se essa è volta al reale rilancio della sanità messinese o se dietro vi è una speculazione immobiliare e patrimoniale ai danni della collettività.