In scena mercoledì 2 dicembre al Teatro Vittorio Emanuele, alle 21, la “Suite per Bandoneon ed Orchestra”
Lo spettacolo, inserito nella stagione di Musica diretta dal maestro Giovanni Renzo, rappresenta uno dei punti più alti della carriera di Daniele Di Bonaventura, coinvolto per la prima volta come compositore, esecutore ed interprete di se stesso. Un’opera dalla struttura classica tra echi di tango, elementi di folklore, jazz e personali proiezioni sonore con approccio danzante, di sognante lirismo. “La Suite per Bandoneòn e Orchestra è un opera concepita in cinque movimenti attraverso i quali vengono esposti e sviluppati dei temi di diverso carattere e stile, questi sono collegati tra loro attraverso piccole modulazioni e affinità tonali come fossero piccoli respiri, dando vita così a movimenti articolati che hanno autonomia dinamica ed espressiva propria. I temi sono composizioni originali che ho scritto anche per formazioni ed organici strumentali differenti, alcuni sono stati composti anni fa alcuni altri invece sono nuovi e mai eseguiti, scritti per questa grande occasione” dice Daniele Di Bonaventura “In questa complessissima opera ho voluto sprigionare tutta la mia esperienza ed essenza creativa e compositiva, lirica ed espressiva, esaltando le invenzioni tematiche strumentandole per questo notevole organico come l’orchestra sinfonica attraverso l’arte del contrappunto e della forma. Nei cinque diversi movimenti ci si sente rapiti da rievocazioni di musica barocca, jazz, impressionista, araba, folk, sacra, il tutto pervaso da un’aria di sapore mediterraneo. Il bandoneòn, strumento sul quale sono nati diversi di questi temi, è invece concepito non come strumento solista ma quasi come una voce alternativa all’orchestra che a volte emerge e a volte si reimmerge nell’immensità dei suoni e colori, dialogando e giocando con gli altri strumenti dell’orchestra”.
Nato a Fermo (nelle Marche), Di Bonaventura, compositore-arrangiatore, pianista-bandoneonista, ha coltivato sin dall’inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata pur avendo una formazione musicale di estrazione classica (diploma in Composizione) iniziata a soli 8 anni con lo studio del pianoforte, del violoncello, della composizione e della direzione d’orchestra. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con incursioni nel mondo del teatro del cinema e della danza. Ha suonato nei principali festival italiani ed internazionali, collaborato con musicisti del calibro di Paolo Fresu, Enrico Rava, Peppe Servillo; David Riondino; Francesco Guccini; Sergio Cammariere; Lella Costa; Ornella Vanoni; Franco Califano; Eugenio Allegri; Alessandro Haber; Enzo Decaro. Ha pubblicato più di 50 dischi con importanti etichette discografiche.