Il 10 dicembre al Teatro Vittorio Emanuele di Messina torna Teresa Mannino, per uno spettacolo ricco di memoria biografica, ma certamente non privo della sua verve comica che tanti messinesi ha fatto ridere
Nata 44 anni fa, il 23, Teresa Mannino nel suo monologo affronta diversi temi: dalla sua infanzia, confrontandola con quella della figlia, a cui è dedicato lo spettacolo, alla propria terra, dai tradimenti, degli uomini e delle donne e, più in generale, della vita nel ventunesimo secolo, al rapporto con la sorella. Sono nata il ventitré è lo specchio dei suoi pensieri; e siccome pensa sempre quello che dice e dice sempre quello che pensa, seguire il suo filo logico sarà un’esperienza divertente.
Pensa sempre a quello che dice e dice sempre quello che pensa. Si potrebbe sintetizzare così il carattere di Teresa Mannino che, in questo suo nuovo lavoro teatrale, affronta temi tra loro così: l’amore, la vita, il tradimento, gli uomini e le donne, la passione per la conoscenza e per la propria terra. E con la stessa passione racconterà i tormenti di Penelope e quelli della vicina di casa. Si rifarà alle donne, eroine e non, dei classici, per dare consigli e consolare, soprattutto, le amiche con problemi di cuore.Padrona, con zelo costante, della scena, Teresa non mancherà di coinvolgere il pubblico a tal punto che il suo monologo diventerà, quasi, un dialogo, un incontro, uno scambio singolare ed autentico di battute e verità.