Reggio, il Sindaco Falcomatà: “legalità e trasparenza al primo posto, è un passaggio storico per la città”
In merito alla prevenzione dei fenomeni di corruzione e per la trasparenza amministrativa l’atto di indirizzo approvato dalla Giunta comunale prevede che il Consiglio d’Amministrazione della Società dovrà dotarsi di un Responsabile della Prevenzione della Corruzione. La figura individuata dovrà essere un dirigente, o in alternativa, un dipendente della società con competenze adeguate alla funzione, e non riceverà alcun compenso aggiuntivo. Il Responsabile della Prevenzione della Corruzione non dovrà trovarsi in posizione dei conflitto di interessi per il ruolo ricoperto e non dovrà aver dimostrato un comportamento non integerrimo, desumibile da condanne in sede penale o da sanzioni di natura disciplinare. La società si doterà inoltre di un modello di organizzazione ai sensi del D. Lgs. 231 del 2001 e di un organismo di vigilanza incaricato di monitorare l’attuazione e l’effettiva applicazione. Tra le funzioni individuate dal Responsabile della Prevenzione della Corruzione, di concerto con l’Organismo di Vigilanza, vi sono l’individuazione dei rischi di corruzione, l’individuazione delle aree a rischio curculione, la descrizione della metodologia adottata per gestire il processo di gestione del rischio di corruzione, la descrizione dei controlli interni per prevenire i rischi di corruzione, l’adozione del Codice Etico, la previsione di una sezione dedicata al “Programma triennale della trasparenza” e indicazione del nominativo del Responsabile della trasparenza, adeguamento dell’ordinamento interno in materia di inconferibilità ed incompatibilità degli incarichi amministrativi di vertice, individuazione di piani formativi rivolti a dirigenti e collaboratori, strumenti a tutela della riservatezza, descrizione delle misure adottate e monitoraggio sul piano di attuazione. In merito alla tutela dei criteri di trasparenza, la Società, nel rispetto di quanto stabilità dall’Anac, applica gli obblighi previsti per le pubbliche amministrazioni, senza alcun adattamento, in quanto è parte integrante dell’amministrazione controllante, quale affidataria in via diretta di servizi. La Società dovrà nominare il Responsabile della Trasparenza, preferibilmente nella persona nominata anche Responsabile della Prevenzione della Corruzione, adottare un programma triennale per la trasparenza e l’integrità, costituire sul proprio sito web una apposita sezione in cui pubblicare i dati obbligatori, adottare le misure organizzative necessarie per assicurare i flussi informativi e per garantire l’accesso civico.
La Società deve adottare un regolamento con il quale delineare le procedure di reclutamento dall’esterno che garantiscano adeguata pubblicità delle selezioni, la predeterminazione dei requisiti e dei criteri di reclutamento, compresi i titoli di studio necessari per ricoprire la posizione, imparzialità, economicità e celerità nell’espletamento della selezione, imparzialità ed adeguata competenza professionale dei componenti delle Commissioni di selezione, che devono essere formate da almeno tre esperti, scelti tra docenti, funzionari delle pubbliche amministrazioni o esperti estranei alla Pubblica Amministrazione di provata competenza nelle materie oggetto di prova selettiva. I componenti delle Commissioni non dovranno essere componenti del Consiglio di Amministrazione della società o degli Organi del Comune di Reggio Calabria, non devono ricoprire cariche politiche, non devono essere rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o associazioni professionali, non siano indagati per delitti contro la pubblica amministrazione o per associazione di tipo mafioso e, comunque, non siano stati condannati. La procedura di reclutamento dovrà prevedere inoltre il rispetto del principio di pari opportunità di genere ed una quota di riserva per le vittime della criminalità organizzata. Le procedure di selezione dovranno infine garantire il possesso da parte dei dipendenti di una serie di requisiti tra cui il godimento dei diritti civili e politici, il non aver riportato condanne penali da cui consegue la perdita del godimento dei diritti civili, previste dall’articolo 2 della legge 7 ottobre 1947 n° 1058, nonché quelle previste dall’articolo 85 del Dpr 10 gennaio 1957 n° 3 che provocano la destituzione dell’impiego, il non essere stati destituiti o dispensati dall’impiego nella pubblica amministrazione per persistente ed insufficiente rendimento e non essere stato dichiarato decaduto da altro impiego statale per produzione di documenti falsi o viziati da invalidità insanabile, nonché non essere stati interdetti dai pubblici uffici in base a sentenza passata in giudicato ed avere l’idoneità fioca all’impiego con riferimento al momento dell’assunzione. Il conferimento di incarichi professionali di lavoro autonomo in forma di consulenza sarà possibile solo per esigenze a cui non è possibile far fronte con il personale in servizio, con modalità trasparenti a meno che non si tratti di incarichi professionali per la difesa in giudizio oppure incarichi di prestazione d’opera intellettuale meramente occasionali che non superino il valore di 3000 euro lordi, che possono essere affidati non più di una volta al medesimo soggetto nel corso del medesimo anno solare. I conferimenti esterni devono essere indirizzati nei confronti di esperti di particolare e comprovata specializzazione, per obiettivi specifici e determinati, temporanei ed altamente qualificati e preventivamente determinati.
ACQUISIZIONE DI BENI E SERVIZI
La società ha l’obbligo di rispettare le disposizioni e le procedure di cui al D.Lgs 12 aprile 2006 n° 163, in materia di acquisizione di beni e servizi e di lavori, programmando annualmente gli acquisti di beni e servizi e l’affidamento dei lavori, attraverso strategie di contenimento della spesa. La società comunica al settore comunale competente in materia di contratti ed appalti, il piano del fabbisogno annuale di approvvigionamento di beni e servizi di importo inferiore alla soglia comunitaria, al fine di valutare, ove possibile ed opportuno, l’attivazione di procedure di gara unificate e, così, da beneficiare di economie di scale. Inoltre la Società, per l’approvvigionamento di beni e servizi di importo superiore alla soglia comunitaria, può avvalersi delle procedure di gara espletate dall’Ente, e comunicate alla Società dal Settore comunale. Nel rispetto di quanto previsto dalla normativa la Società pubblica sul proprio sito web istituzionale l’ufficio proponente del bando, l’oggetto, l’elenco degli operatori invitati a presentare offerte, l’aggiudicatario, l’importo, i tempi di completamento dell’opera, servizio o fornitura, l’importo delle somme liquidate. Entro il 31 gennaio di ogni anno tali informazioni, relativamente all’anno precedente, sono pubblicate in tabelle riassuntive rese accessibili in formato digitale e trasmesse all’Autorità Nazionale Anticorruzione.