Reggio: “Con la testa e con il cuore si va ovunque”, Giusy Versace si racconta al Teatro Cilea [FOTO e VIDEO]

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Giusy Versace si è raccontata al Teatro Francesco Cilea durante il suo spettacolo di beneficenza “Con la testa e con il cuore si va ovunque”; la campionessa paralimpica reggina, dopo aver perso le gambe in un incidente, ha raccontato come grazie allo sport ed alla danza la sua vita ha preso tutto un altro ritmo

Tacco pianta punta“, con queste parole inizia lo spettacolo di Giusy Versace, quelle parole che sentiva ripetersi fino allo sfinimento durante il suo percorso di risalita verso la vita, verso una nuova vita, quando imparava a camminare come fosse una bambina con l’aiuto delle sue nuove gambe. “Tacco, pianta, punta“, tre semplici azioni, fin troppo normali ma che per Giusy Versace hanno significato il confine fra il passato ed il futuro, in una nuova vita in cui lei, le sue gambe non ce le aveva più.

Ieri sera presso il Teatro Francesco Cilea è andato in scena lo spettacolo “Con la testa e con il cuor si va ovunque”, musical di ballo che la Versace interpreta a fianco del suo amico e compagno di ballo Raimondo Todaro, conosciuto durante la sua esperienza televisiva a “Ballando con le stelle” su Raiuno. “Con la testa e con il cuore si va ovunque è la nuova versione del musical ispirato al libro scritto da Giusy Versace, che la stessa ha voluto portare in scena per la prima volta a Reggio Calabria, la sua città natale, per condividere con i reggini la storia della sua vita dal giorno in cui è completamente cambiata.

L’incasso della serata sarà devoluto alla Onlus Disabili No Limits a cui Giusy si dedica da anni per donare attrezzature sportive di vario genere alle persone disabili e dare loro supporto, cosa che fa anche tramite la “Happy Run”, la corsa della felicità e della solidarietà organizzata dalla stessa Versace anche qui a Reggio Calabria.

Ad assistere allo spettacolo, il Sindaco Falcomatà ed importanti rappresentanze istituzionali a livello comunale e regionale. Lo spettacolo di Giusy Versace è stato emozionante, non solo per i passi a due guidati dal ballerino Todaro, ma soprattutto per le parole con cui ha raccontato la sua storia a partire da quel tragico anno, il 2005, quando a bordo della sua auto ha avuto un incidente: il guardrail le è entrato dentro la macchina a causa del forte impatto, tranciandole di netto le gambe.

Fino ad allora mi sentivo una donna imbattibile, e in pochi minuti non avevo più niente”.  Commovente anche il racconto di quei momenti drammatici subito dopo lo schianto quando, intrappolata dentro l’auto pensava solo a come fare per salvarsi: “la paura ti terrorizza in quei momenti, ma non è stato tanto il dolore fisico perché avevo le gambe strappate e me ne rendevo conto. Faccio fatica ancora oggi a trovare un aggettivo per descrivere la paura di morire. Io non accettavo di morire lì in quel momento ed è lì, in quei secondi, che ho capito che avevo una disperata voglia di vivere, che fino a quel giorno non sapevo di avere”.

Sono uscita da quella macchina da sola, con le poche forze che mi restavano, e pensavo di morire finché ho iniziato a sentire dei passi verso di me”. Il racconto della Versace continua, “non ho mai perso coscienza in quei momenti, ma avevo perso talmente tanto sangue che non vedevo più ma mi era rimasta solo la forza di sentire quello che accadeva intorno a me.”

Durante lo spettacolo è stato emozionante vedere Giusy Versace danzare con grazia ed eleganza anche senza protesi, sorretta dal maestro Todaro.  “La mia vita stava prendendo tutto un altro ritmo”, così racconta sul palco Giusy Versace, ricordando il periodo della riabilitazione quando faceva fatica soltanto a camminare ed iniziò a pensare anche di correre. “Volevo provare a correre non tanto per fare le gare, ma perchè non ricordavo più cosa voleva dire correre. Voi quotidianamente siete abituati a correre, correre perchè state per perdere un treno, un bus, un aereo, perchè si è in ritardo. Io, non potevo più farlo”. Da lì, è iniziata la sua ascesa sportiva nell’atletica, che le ha regalato tante soddisfazioni.

La sua vita da quel lontano 2005 è cambiata, e soprattutto lei si sente cambiata: “ho scoperto una Giusy che forse, se non mi fosse capitato quell’incidente, non avrei scoperto o forse avrei scoperto molto tempo dopo, una Giusy che mi assomiglia di più rispetto a quella di prima”. E conclude sul palco affermando che, nonostate tutto il dolore e la fatica, ad oggi,  “io non tornerei mai indietro“.

Lo spettacolo, tratto dal suo libro, è stato pensato per raccogliere fondi per la Onlus fondata da Giusy Versace nel 2011, “Disabili no Limits”. Con questa Onlus infatti Giusy ha l’obiettivo di regalare ai disabili quelle apparecchiature ed ausili che purtroppo lo Stato non può assicurare ai disabili perchè non peviste dal Sistema Sanitario Nazionale.  Sedie ultraleggere e protesi in fibra di carbonio sono alcuni degli ausili che la Onlus è riuscita a regalare a molti disabili, nonchè organizzazione di attività sportive ed eventi in tutta Italia (come la Maratona Happy Run) per avvicinare i disabili allo sport che può essere per loro una nuova opportunità di vita oltre che migliorare la qualità della loro vita dal punto di vista del benessere psico-fisico.

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