Intervista a Sebastiano Caridi, reggino e vincitore del programma TV di Rai 2 “Il più grande pasticcere”: viaggio a 360° nella sua vita e nella sua carriera di successo
Sebastiano Caridi ha vinto nei giorni scorsi il prestigioso premio “Il più grande pasticcere” ed è diventato famoso grazie alla trasmissione televisiva che l’ha incoronato miglior pasticcere italiano in diretta TV su Rai due: chef particolarmente creativo, non ha mai perso i contatti con la sua città: Reggio Calabria. Sebastiano, infatti, è figlio dello storico pasticcere reggino Paolo Caridi ed è cresciuto sin da neonato tra dolci e cucine. Sebastiano ha 27 anni, è sposato e tra pochi mesi diventerà papà. Da piccolo ha seguito le orme del padre frequentando la pasticceria di famiglia. Poi ha iniziato a specializzarsi seguendo vari corsi di pasticceria tenuti dai più grandi maestri italiani, tra cui Luigi Biasetto e Roberto Rinaldini, e ha lavorato per 4 anni con il cioccolatiere Stefano Laghi. Nel 2009, all’età di 21 anni, Sebastiano si è trasferito a Faenza, in provincia di Ravenna nel cuore della Romagna, presso la storica pasticceria Fiorentini, la nota “sartoria del dolce” nata nel 1962 e specializzata nel mantenimento della tradizione abbinata alle innovazioni.
Raggiunto dai microfoni di StrettoWeb, Sebastiano ci ha raccontato com’è nata la sua passione per la pasticceria:
“Lo devo solo ed esclusivamente a mio padre che mi ha trasmesso l’amore e la passione per la pasticceria trasformata in sacrificio. All’inizio non era facile, ho fatto la gavetta con compiti molto umili che mi hanno portato ad amare questo lavoro“.
Tuo padre è contento del traguardo che hai raggiunto?
“Mio padre da quando sono nato non mi ha mai fatto complimenti essendo un tipo abbastanza riservato, ma adesso dopo questo importante traguardo sta vivendo tantissime emozioni ed è contentissimo“.
Come sei arrivato a “Il Più Grande Pasticcere”?
“Tutto è iniziato nell’Istituto Alberghiero di Villa San Giovanni. Poi Mi sono allontanato dalla mia terra e ho incrementato lo studio teorico presso l’Accademia Cast di Brescia, ho seguito 4 anni il maestro cioccolatiere Stefano Laghi e poi sono arrivato alla pasticceria Fiorentini a Faenza. In realtà pensavo di essere arrivato al “massimo” e invece è arrivata questa chiamata assolutamente inaspettata e grazie all’appoggio di mia moglie che mi ha spinto a fare questo provino. Fatto il provino ho accantonato l’idea perché sono passati 3 lunghi mesi prima dell’esito e poi è arrivata la telefonata in cui mi annunciavano di aver superato appunto il test e ho partecipato al programma“.
Raccontaci qualcosa di più sul dolce “Rivelazione” che ti ha regalato la vittoria.
“Rivelazione è il mio marchio di fabbrica. Rispecchia molto il mio percorso all’interno del programma. Gli italiani hanno visto chi è Sebastiano, sono riuscito ad essere me stesso. Il nome viene dal mio modo di essere chiuso e poi invece mi sono rivelato. Anche in questo dolce io mi rifaccio alla mia terra infatti “Rivelazione” tra i suoi ingredienti ha mandorle, arance e pistacchio“.
“Io amo la pasticceria a 360 gradi e l’unica cosa che mi mette tranquillità è il cioccolato“.
Che ingrediente non deve mai mancare nei tuoi dolci?
“I quattro ingredienti che non devono mai mancare e dai quali io parto sono sempre: uova, burro, farina e zucchero, con questi realizzo tutto. I dettagli sono quegli elementi che mi consentono poi di personalizzare i dolci, come ad esempio il bergamotto, cerco di usare prodotti che si rifanno alla mia terra perché io amo la mia terra. Nei miei dolci mi piace “ritornare alle origini” della mia terra“.
I maestri/giudici del programma di cui tu sei vincitore sono veramente così severi come appaiono in Tv?
“Si, i maestri sono assolutamente severi, non posso negarlo. Io dall’inizio ho portato un grandissimo rispetto nei loro confronti ben consapevole del fatto che le loro critiche sono state costruttive“.
I rapporti di amicizia e rivalità fra i partecipanti sono proprio come appaiono in trasmissione o c’è un copione dietro?
“Durante il programma io sono sempre stato me stesso dall’inizio alla fine, un pò cafone, un pò maschilista. Quando ho abbracciato Lorenzo, l’altro finalista, e Mario, battuto in semifinale, l’ho fatto con il cuore e con tanta emozione dentro di me, sono legato a loro e ho creato un bel rapporto“.
Che emozione hai provato quando sei stato proclamato vincitore?
“Quando il maestro Massari ha detto il mio nome… beh, non ci credevo, è stata un’emozione indescrivibile. E’ stata un’esperienza indimenticabile, appena ho sentito pronunciare il mio nome mi si è fermato il cuore“.
Quali sono i tuoi progetti per il futuro dopo la vittoria del programma?
“Non so i miei progetti futuri, prenderò sicuramente in considerazione l’idea di realizzare dei corsi per trasmettere la mia passione ad altre persone“.
Quando e perché hai deciso di andare via dalla Calabria?
“Non è stata una scelta mia, stavo con Claudia che è mia moglie e tutta la mia famiglia mi ha spinto ad andare a fare esperienza fuori. Ho avuto l’occasione di crescere frequentando l’accademia Cast alimenti di Brescia“.
Hai pensato di tornare stabilmente a Reggio, magari per lavorare nella tua città?
“A Reggio ci torno perchè ho bisogno del mare, degli amici, della mia terra, ma a livello lavorativo non ho un progetto in particolare. Dico solo che “Reggio è Reggio”.
Hai intenzione di intraprendere la strada della televisione adesso che cucina e pasticceria hanno tanto successo in tv?
“Ho iniziato facendo il pasticcere e voglio continuare a fare questo, se mi capiterà l’occasione ci penserò ma il mio obiettivo è lavorare 13 ore al giorno per la pasticceria Fiorentini che è la mia passione più grande“.