Shock Lega Pro, Messina coinvolto in nuovo scandalo: “inondati di giocate sul 4-1 con la Casertana”

StrettoWeb

Dopo pochi mesi dalla scandalo calcioscommesse altre gare sono finite nel mirino, si tratta di Prato-Carrarese e Casertana-Messina

LaPresse / Cafaro Gerardo

Ritorna l’ombra del calcioscommesse in Lega Pro, dopo lo scandalo della scorsa stagione altri match sono finiti nel mirino. Altre combine, di questo ne è convinto Francesco Baranca, segretario generale di Federbet, l’agenzia europea specializzata nel contrasto al match-fixing che in un’intervista a TuttoMercatoWeb dichiara: “questo week-end, in terza serie, abbiamo attenzionato due match sospetti, basandoci sull’andamento delle quote: Prato-Carrarese e Casertana-Messina. Si tratta di due casi molto diversi tra loro, anche nel risultato.  Per quanto riguarda il derby toscano abbiamo trovato un’enorme mole di scommesse sul mercato asiatico, fortemente basate sul segno X. Prima del match, quindi, la partita sembrava indirizzata sul pareggio, al punto che anche le giocate live sono state interrotte”.

LaPresse / Cafaro Gerardo

“Purtroppo la settimana calcistica non si è chiusa bene: prima del posticipo Casertana-Messina riceviamo numerose allerte da parte degli scommettitori: ci accorgiamo di una tendenza generale verso l’1, ma non in maniera sospetta. Allarmati dalla grande quantità di segnalazioni, però, svolgiamo un supplemento d’indagine presso i nostri bookmakers in zona e qui scopriamo l’inghippo: due di loro ci informano che sono stati letteralmente inondati di giocate basate sull’accoppiamento del segno 1 con l’over 3,5, con importi molto alti anche sui risultati esatti di 4-0 e di 4-1, evento quest’ultimo poi verificatosi. A noi e agli stessi bookmakers è tornato in mente un episodio accaduto a Catania nella passata stagione, visto che le tipologie di scommessa e le modalità attuate sono molto simili”.

LaPresse / Cafaro Gerardo

“Tengo a precisare, a caratteri cubitali, che le società non sono colpevoli ma, anzi, sono vittime di tutto ciò perché sono abbandonate a loro stesse: non hanno i mezzi per controllare le quote né possono scoprire ogni movimento dei loro tesserati. Ieri, ad esempio, se Casertana e Messina fossero state nostre affiliate avrebbero ricevuto un alert grande quanto una casa. Invece, al momento, basta un dipendente infedele e qualsiasi club automaticamente andrebbe a processo per responsabilità oggettiva non solo a livello sportivo ma anche a livello civile”.

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