A partire dal 2016 pagheremo il canone Rai pari a 100 euro, in bolletta elettrica e rateizzato, però a causa dei tempi tecnici necessari all’adeguamento dei sistemi di fatturazione , le rate scadute verranno addebitate nella prima fattura successiva al 1° luglio 2016. “Tutto chiaro ? Neanche per idea- sostiene l’Avv. Saverio Cuoco, responsabile regionale dell’Unione Nazionale Consumatori Calabria- se è vero che i cittadini stanno chiamando di continuo l’associazione con richieste di chiarimenti. Si tratta di “preoccupazioni fondate”, considerato che, come previsto dalla Legge di stabilità 2016, dovranno essere incrociate le banche dati dell’Anagrafe tributaria, dell’Authority per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, dell’Acquirente Unico, Ministero dell’Interno, Comuni e quant’altro e con l’introduzione del pagamento del canone Rai insieme alla bolletta della luce, senza le necessarie e preventive verifiche, ma addebitandolo indistintamente a tutti gli utenti, il rischio di errori è elevato ed attribuirà ad essi l’onere di dover dimostrare il contrario, ovvero l’esenzione per vari motivi della corresponsione di tale imposta. Insomma, prosegue l’Avv. Cuoco, il solito gioco del fisco italiano che “presume” la debenza dell’imposta e poi scarica sul contribuente l’onere di dimostrare il contrario. I maggiori errori -prosegue Cuoco- si potrebbero riscontrare in maniera elevata in due casi: quando l’intestatario del contratto di fornitura elettrica è diverso da chi ha pagato fino ad oggi il canone Rai, e quello di chi paga la tariffa D3, che viene applicata sia ai residenti con impegno di potenza superiore a 3 kW sia ai non residenti, che il canone, invece, non devono pagarlo. La “furbata” inoltre, consiste che, con l’addebito del canone RAI nella bolletta elettrica, chi non lo pagava potrà essere chiamato da Equitalia a corrispondere gli arretrati degli ultimi 10 anni maggiorati di 5 volte il canone stesso, a meno che non si dimostri con scontrino alla mano, ben leggibile e con data ben visibile, che il televisore è stato acquistato regolarmente soltanto nell’anno 2016. Numerose intanto sono le domande che si stanno ponendo in questi giorni gli utenti RAI e che rivolgono all’associazione e precisamente: esiste la possibilità di dover pagare gli ultimi dieci anni per chi effettua il pagamento della bolletta della luce, trattandosi di una sorta di “autodenuncia” e di ammissione del debito? chi non paga il canone Rai o qualche rata dello stesso, potrà subire l’interruzione della fornitura del servizio elettrico? Nel caso in cui il contratto della luce è intestato ad uno dei coniugi, ma il canone l’ha sempre corrisposto l’altro, cosa accade, arriveranno due richieste di pagamento? Chi paga il canone tra inquilino e proprietario dell’appartamento? Se l’immobile – aggiunge Cuoco-è occupato da piu’ studenti, chi dovrà corrispondere il canone Rai? Dopo quanto tempo si prescrive il canone RAI? Se in casa si convive con una persona di almeno 75 anni con un reddito basso si puo’ evitare il pagamento del canone Rai? ecc.ecc.
Sono solo alcune delle domande che si pongono gli utenti Rai in questi giorni, ai quali ricordiamo che il pagamento dell’abbonamento Rai è obbligatorio per il solo fatto di essere possessori di un apparecchio Tv indipendentemente dall’utilizzo dello stesso e che dopo l’approvazione della legge di stabilità, non è più possibile chiedere la cessazione dell’abbonamento per suggellamento del televisore. Chi ritiene di non dover pagare il Canone Rai inserito nella bolletta della luce deve attivarsi effettuando un’apposita comunicazione (come da relativo fac-simile che potrà essere scaricato dal sito internet dell’associazione) che andrà spedita, con raccomandata a.r., all’Agenzia delle Entrate di Torino o in alternativa consegnandola direttamente all’Ufficio delle Entrate più vicino al luogo di propria residenza. Nella dichiarazione – aggiunge ancora- andrà indicata la causa per cui non si è tenuto al versamento del Canone Rai, causa che potrebbe consistere, per esempio, in una delle seguenti ipotesi:
soggetto titolare di esenzione dal pagamento del Canone Rai (persona con almeno 75 anni di età e un reddito, sommato a quello del proprio coniuge, non superiore a 8.000,00 euro annui, non convivente con altri soggetti);
versamento già eseguito dall’altro coniuge o convivente;
nelle case date in locazione qualora l’utenza dell’energia elettrica sia intestata al proprietario, la disponibilità degli apparecchi televisivi è soltanto degli inquilini
In caso di seconda casa poichè, anche se il canone sarà addebitato solo sulle bollette dell’energia elettrica dell’abitazione principale del nucleo familiare, il tributo è dovuto una sola volta indipendentemente dagli immobili posseduti e dal numero di apparecchi televisivi in possesso.
L’Unione Nazionale Consumatori Calabria- conclude-chiede impegni più precisi per il contratto di servizio, che stabilisce gli obblighi della Rai verso l’utenza e precisamente: maggiore rispetto dei diritti dei minori, divieto della pubblicità ingannevole, divieto di promozione del gioco d’azzardo, cessazione dell’innalzamento del volume durante gli spot pubblicitari e qualità della programmazione, con la fine delle continue repliche estive di vecchi programmi televisivi e con l’aumento di programmi di informazione e di servizio per i cittadini. Per ulteriori chiarimenti o informazioni è possibile consultare il sito internet dell’associazione www.uniconsum.it o contattare telefonicamente la stessa allo 0965/24793″.