Il consigliere Burrone: “a Reggio con Falcomatà è cambiato tutto”

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“Tre priorità: lavoro, legalità, identità. Quattro promesse da campagna elettorale. Quattro obiettivi raggiunti a pieno dall’Amministrazione. Nell’ultima settimana il Sindaco Falcomatà e l’Amministrazione hanno realizzato altri tre importantissimi traguardi”. Lo afferma in una nota Filippo Burrone– Reset.

“Primo: il lavoro. L’atto di indirizzo sulle nuove società in house del Comune, approvato dal Consiglio, è una splendida notizia per tutti i cittadini. Da una parte si va a tutelare l’occupazione, con l’ormai imminente bando e le assunzioni dei lavoratori. Un percorso che fa il pari con il salvataggio di Atam e con la tutela di tutto il personale Reges. Dall’altra l’inizio delle attività di Castore e Polluce ci consentirà di offrire alla città servizi efficienti, moderni, finalmente al passo con gli obiettivi di una città che si candida ad essere un esempio di buon governo nel Meridione ed in Italia”.
“Secondo: la legalità. Quando l’Amministrazione Falcomatà si è insediata il Centro Civico di Archi era una specie di ecomostro. Quattro pilastri di cemento, qualche tondino arrugginito, in mezzo ad una vegetazione incolta. Un segno di assoluto degrado al centro di un quartiere da troppo tempo abbandonato a se stesso. Al Sindaco Falcomatà va il merito di aver creduto in quel progetto, che era stato di suo padre Italo, e di averlo completato in appena 8 mesi. Oggi il Centro Civico è il segno della presenza dello Stato ad Archi. È un nuovo patto con i cittadini. Per di più siglato all’insegna della legalità, fatto reso evidente dalla decisione del Sindaco di dedicare la struttura alla memoria delle vittime innocenti della ‘ndrangheta e di segnarne l’ingresso con la storica frase di Peppino Impastato ‘la mafia è una montagna di merda'”.
“Terzo: l’identità. Siamo fieri di essere Reggini. La città ha lasciato dietro di sé, speriamo per sempre, l’immagine di un territorio dolente. Abbiamo tolto dall’immaginario collettivo l’idea che Reggio fosse una città abitata esclusivamente da ‘ndranghetisti. Un concetto, sbagliato, che si generava, tra le altre cose, anche sulla vergogna dello scioglimento del Comune per contiguità mafiosa. Oggi Reggio a livello nazionale ha assunto la fama di una città dove si governa bene, dove la macchina amministrativa funziona in maniera trasparente. Falcomatà è riuscito nella difficile operazione di rendere impermeabile l’Amministrazione alle mire della criminalità organizzata ed anche la costituzione delle nuove società in house, secondo la normativa anticorruzione, fa parte di questo percorso. Così come ritengo sia straordinario il lavoro fatto sui beni confiscati. Un lavoro che il Sindaco ha rappresentato a livello nazionale in diretta televisiva su Rai uno rendendoci tutti orgogliosi di essere reggini.
Lavoro, legalità, identità. È questa la Reggio che ci piace. È questa la città che vogliamo rappresentare. È questa la città della quale siamo orgogliosi, è questa la rivoluzione possibile che ci ha proposto questo Sindaco: con Falcomatà a Reggio Calabria è cambiato tutto” conclude Burrone.

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