Messina, l’Authority con Gioia Tauro fa divampare le polemiche. Crocetta: “così avremo la ‘ndrangheta in Sicilia”

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Il presidente della Provincia di Reggio replica stizzito, mentre Ardizzone media offrendo le scuse dei siciliani

Foto Carmelo Imbesi - LaPresse
Foto Carmelo Imbesi – LaPresse

L’integrità della Sicilia non può essere messa in discussione da nessun disegno governativo: così Rosario Crocetta ha espresso, sabato scorso, la propria contrarietà rispetto al progetto dell’Esecutivo di fondere in un’unica Authority le realtà portuali di Messina e Gioia Tauro, creando un’unità d’intenti nell’area integrata. Il “dissenso critico” del presidente regionale è stato esposto al ministro Delrio anche in virtù dei condizionamenti mafiosi presenti sulla sponda calabrese: “mentre noi in Sicilia la mafia la combattiamo, in Calabria sono solo all’inizio. Con questa riforma Gioia Tauro porterà la ‘ndrangheta in Sicilia…” ha dichiarato il presidente isolano suscitando la reazione stizzita del presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa. Quest’ultimo, commentando le dichiarazioni rese dal Governatore, ha detto di pensarla in maniera diametralmente opposta: “Per mandare via la ‘ndrangheta, il cui incombente interesse verso il porto è confermato dalle indagini della magistratura, serve una maggiore presenza dello Stato e non, come invece pretenderebbe Crocetta, una sua ritirata. Peraltro non mi sembra che il fenomeno mafioso sia stato debellato in Sicilia come il presidente della Regione vorrebbe farci credere“. “Il governatore – ha concluso Raffa – prova a vendere un’immagine positiva della sua terra? Fa bene. Ma non può permettersi di denigrare la nostra, tra l’altro proprio in un momento in cui Gioia Tauro è al centro di un grande interesse di investitori istituzionali e privati di livello internazionale“. E a Raffa e a Falcomatà ha voluto rivolgersi il presidente dell’Ars, il messinese Giovanni Ardizzone, sentendo l’obbligo morale di “chiedere scusa ai cittadini calabresi per le improvvide e inopportune dichiarazioni del presidente“. Il progetto, volto a istituire “il vero porto del Sud Europa“, non ha risvolti negativi a giudizio dell’esponente dell’Udc: anzi, esso rappresenta “una grande scommessa per rilanciare, in un contesto di piena e leale collaborazione, Messina e Reggio Calabria“.

[foto d’archivio]

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