Messina, Prg: De Cola rimandato, la Regione dà parere negativo

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La variante non regge le obiezioni sul dissesto idrogeologico. Da Palermo l’invito a rivedere i passaggi critici servendosi del supporto degli organi regionali

La variante al Piano Regolatore Generale proposta dall’amministrazione Accorinti è stata respinta dalla Regione, laddove l’assessorato al Territorio e Ambiente – con una nota del dirigente Aldo Guadagnino – ha chiesto la rivisitazione di alcuni aspetti in virtù dell’insufficienza registrata a fronte di un “così diversificato numero di problematiche”. E’ proprio sulla prevenzione del dissesto idrogeologico, storico leitmotiv del primo cittadino, che le critiche si concentrano, considerata la necessità di adeguare la pianificazione dei centri abitati agli scenari di pericolosità.  “In merito alle scelte della Variante si segnala la necessità di assegnare un significato molto più pregnante alle declassificazioni delle aree B e C non compatibili con lo scenario di pericolosità idrogeologica. In particolare la scelta di trasformarle in E1 risulta insufficiente rispetto alle condizioni morfoevolutive dei versanti. Sarebbe auspicabile – riporta la menzionata nota – la loro trasformazione in aree totalmente inedificabili con funzioni di mantenimento delle funzioni di presidio agricolo per la difesa del suolo quando già ad uso produttivo, oppure determinare l’obbligo ai proprietari di sistemare le aree ai fini di una corretta regimentazione delle acque”. Da qui l’invito a collaborare con gli organi regionali valutando il carattere strategico dei provvedimenti futuri.

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