L’Amministrazione cittadina alle prese con la polemica sui caloriferi nelle scuole. Non mancano le critiche anche per la gestione dello sgombero di Poggio dei Pini
Partiamo da qui, perché dopo l’evento franoso di sabato scorso il sindaco, con un’apposita ordinanza, ha sì sgomberato l’area, ma senza offrire alcun alloggio ai diretti interessati. L’Amministrazione cittadina, in compenso, tramite l’assessore ai Servizi Sociali – Nina Santisi – ha garantito l’assistenza psicologica alle famiglie “colpite” dal provvedimento, quasi che l’evento traumatico possa essere scisso dall’esigenza di avere un tetto sotto cui riposare.
Non va meglio sul fronte scolastico, laddove all’esigenza di mense funzionali – esigenza disattesa in assenza del previsionale – si è aggiunta quella dei riscaldamenti. Le temperature gelide registrate nei giorni scorsi non sono state ben accolte dai genitori, costretti a mandare i propri figli all’interno di plessi coi termosifoni spenti. Il perché è presto detto: l’impegno di spesa per il gasolio non è stato soddisfatto per tempo. Una responsabilità che l’assessore Panarello addebita ai dirigenti, in un rimpiattino delle competenze che ha mostrato ancora una volta le fragilità del sistema Messina. Sul punto si segnala, in particolare, la posizione critica dei Cinque Stelle: Zafarana e D’Uva, parlamentari all’Ars e alla Camera dei Deputati, hanno esortato il prefetto Trotta a intervenire con urgenza.