L’atto è stato ratificato dal Ministero delle Infrastrutture e dal Dicastero dell’Economia. Accorinti esulta: un bene anche per l’occupazione
Ora si dovranno definire gli ultimi aspetti inerenti il reperimento delle residuali somme necessarie e la attribuzione dei “poteri speciali”, richiesti da tempo per l’approvazione del progetto esecutivo, sapendo comunque che la realizzazione dell’opera è a questo punto possibile. L’opera, secondo le valutazioni dell’Amministrazione, non solo garantirà la definitiva liberazione della città dal traffico gommato, con enormi benefici in termini ambientali e di qualità della vita, ma servirà anche a porre Messina nelle condizioni di accrescere il proprio ruolo nel traffico nazionale ro-ro e nella logistica delle merci.
Si stima, infatti, una necessità di mano d’opera (per i quasi 180 mln l’ordine di grandezza è di circa 600 unità), notevoli ritorni per l’indotto e la certezza di una città “finalmente affrancata da servitù che l’hanno troppo a lungo penalizzata. La realizzazione di queste opere consente, adesso, di puntare alla valorizzazione delle risorse del nostro territorio. Attivate queste realizzazioni – continuano gli esponenti dell’Amministrazione – continueremo a lavorare con ancora maggiore fiducia ad una sana programmazione per il futuro della Città. Chiederò con immediatezza – conclude il Sindaco – un incontro presso il Ministero convocando anche la Regione per definire gli ultimi passi per l’apertura dei cantieri”.