Nel corso di una conferenza stampa svoltasi stamane presso la Questura di Reggio Calabria, si sono diffuse informazioni approfondite in merito all’attività della Polizia Giudiziaria che ha portato all’arresto di due coniugi incensurati di Careri
Poco fa presso la Questura di Reggio Calabria, alla presenza del questore Raffaele Grassi, è terminata una conferenza stampa indetta per approfondire gli esiti dell’operazione disposta nell’ambito dell’attività di controllo del territorio che ha visto tratti in arresto i coniugi Pellegrino Domenico, di 44 anni, e Filastro Maria, 41enne, di Careri (RC), entrambi incensurati. La coppia, arrestata da personale della Polizia di Stato con l’ausilio dell’unità cinofila della Guardia di Finanza, è stata trovata in possesso di oltre 3 kg di cocaina, suddivisa in tre panetti abilmente occultati in un vano ricavato dietro il cassetto portaoggetti della loro autovettura. A seguito del controllo su strada, si è proceduto ad un ulteriore approfondimento nell’abitazione dei coniugi Pellegrino, nonché in un capannone di loro proprietà: sono stati qui rinvenuti 1,5 kg della medesima sostanza stupefacente suddetta, due fucili calibro 12, un revolver modello 357 magnum e due pistole calibro 9 di cui una priva di matricola e l’altra con matricola punzonata. Inoltre, grazie all’attività della polizia giudiziaria si sono potute trovare numerose munizioni di vario calibro e banconote per un complessivo ammontare di circa 20.000 euro. La Procura di Locri, al termine delle operazioni, ha disposto l’accompagnamento dei coniugi arrestati presso le Case Circondariali di Reggio Calabria e di Locri.
“Ci ha sorpresi fermare due persone senza alcun precedente e trovare in casa loro un piccolo arsenale, nonché attestare l’accuratezza con cui la sostanza stupefacente era confezionata, con all’esterno una sostanza chimica tesa a tenere alla larga il fiuto dei cani”, così in conferenza stampa il dottor Marchese Gregorio, vice commissario di Siderno. Il dottor Marchese ha posto l’attenzione anche sul calibro delle armi, considerate da guerra, non destinato al libero commercio. “Delle armi – ha aggiunto- con una capacità offensiva spiccata, di abituale utilizzo criminale”. Su quest’ultimo aspetto, però, si è stati molto chiari: i coniugi Pellegrino non hanno precedenti penali e non risulta, ad oggi, alcun collegamento tra la loro famiglia e la criminalità organizzata. Si procederà con i dovuti approfondimenti, dunque: per adesso si sa solo che la coppia gestiva una macelleria a Careri e possedeva un fondo agricolo, tra i posti in cui è stato rinvenuto il materiale suddetto.Tra le altre cose, stamane, alla luce di questa nuova fruttuosa operazione, si è sottolineata l’importanza della sinergia esistente tra i Commissariati di Bovalino e Siderno, entrambi operanti in un territorio difficile.