Che Reggina-Cavese fosse una partita ad alto rischio era previsto, infatti le forze dell’ordine si erano mobilitate con grande anticipo per garantire la sicurezza pubblica in vista della partita di oggi valevole per il girone I di serie D. Un ritorno all’antica per la Reggina, che aveva incontrato la Cavese 7 volte in campionato negli anni ’50, ’70 e ’80. Tempi di categorie minori, e anche tempi di botte da orbi tra tifosi. Episodi di violenza che nel calcio di oggi sono fortunatamente sempre più rari.
Oggi nelle strade intorno al Granillo sono state le forze dell’ordine ad evitare il peggio. La rivalità tra Reggina e Cavese è storica. Inoltre la tifoseria della Reggina è gemellata con quella della Salernitana, storica avversaria della Cavese; al contrario la Cavese è gemellata con il Messina. E mentre in campo la Cavese espugnava 0-2 il Granillo per la prima volta nella storia (3 vittorie per la Reggina e 4 pareggi nei 7 precedenti in riva allo Stretto), sugli spalti venivano lanciati numerosi petardi e fumogeni.
Per fortuna non è successo nulla di grave: le tifoserie non sono entrate in contatto e tutto s’è limitato ai soliti sfottò e a qualche momento di grande tensione. Carabinieri e Polizia hanno gestito nel modo migliore una situazione difficile e delicata.