Stamane, presso Palazzo San Giorgio, si è tenuta la conferenza stampa dell’opposizione dal titolo “Apericena e discoteca. Al Miramare va in scena la farsa”: una chiara denuncia sullo sbagliato utilizzo della struttura
“Un hotel che non è più hotel”, è questo il pensiero che aleggia intervento dopo intervento. Anche Lucio Dattola, che ricorda quanto si sta prospettando per il Porto di Gioia Tauro tenendo conto dei decreti attuativi della legge di riforma della portualità italiana, ne è convinto: “Ora siamo all’assurdo – afferma – l’unico albergo rimasto è diventato qualche cosa che non si capisce, perché non è una struttura turistica, non è stato dato in gestione a nessun operatore turistico, non è stato venduto. Quando abbiamo letto, poi, l’invito al prossimo evento, su cui si scrive che verrà offerto un drink presso il lounge bar alla presenza di un noto dj reggino, ci siamo posti delle serie domande: per arrivare a ciò necessita tutta una serie di documentazioni, di concessioni. Chiaramente non è quello che in consiglio comunale si era detto, non è quello che i reggini vogliono ed è una forma di concorrenza sleale, abusiva, nei confronti degli imprenditori della città”.
Una manifestazione che a detta di Maiolino, e secondo quanto stabilito dalla graduatoria, prevede l’utilizzo del Miramare prima da parte dell’associazione Ulysses, per una durata di 90 giorni a partire da novembre, successivamente, a rotazione, da parte delle associazioni Happy Days, e “guarda caso”, sottolinea Maiolino, per concludere da parte della tanto chiacchierata associazione “Il Sottoscala”: “si è cercato di slittare quello che era l’intento dello scorso periodo estivo – chiosa Antonino Maiolino – Io la considero una mancanza di rispetto verso i cittadini e verso gli imprenditori reggini. All’interno di questo salone c’è tutto tranne che il turismo”.
Un pensiero, quello di Maiolino e Dattola, ripreso anche nell’intervento del capogruppo NCD, l’avvocato Imbalzano, che ricorda ai presenti una precedente conferenza stampa durante la quale si era già parlato della “questione Miramare”: “Già allora dicemmo che la struttura aveva un’utilizzazione sbagliata, che non filava con la sua destinazione naturale, alberghiero-turistica. Siamo di fronte alla prospettiva che l’immobile possa subire un notevole deprezzamento del suo valore, utilizzato per finalità differenti: ciò grava sull’Ente – continua Imbalzano – già in difficoltà economica. Ribadiamo, inoltre, che esistono dei luoghi maggiormente deputati per attività culturali, come il Monastero della Visitazione, orientato soprattutto all’arte moderna. L’amministrazione cambia l’utilizzo di un bene storico di altissimo valore. Aggiungiamo il fatto che avremmo preferito che sull’immobile si fosse proceduto ad un affitto dello stesso, così da garantire al Comune delle somme ulteriormente spendibili per altri fondi, oppure si fosse messo a disposizione di alcune fasce sociali come i diversamente abili, i bambini. Stiamo assistendo, insomma, ad atteggiamento di concorrenza sleale nei confronti di tutti gli imprenditori presenti sul territorio”, lo ribadisce con forza Pasquale Imbalzano, a cui segue Massimo Ripepi, il quale, lo torna a dire, considera l’amministrazione Falcomatà “incapace. Il sindaco, poi, è arroccato a posizioni infantili: riporta lo spirito degli apericena sull’amministrazione della città e dei suoi beni pubblici, invece che mettere in campo opere valutate in maniera eccezionale dalla stampa mondiale, come il Museo del Mare, che non verrà fatto secondo la risposta data ad una mia interrogazione. Per quanto riguarda il Miramare – conclude Ripepi – chiederemo il rendiconto di tutta la manifestazione”.
Luigi Dattola, al margine della conferenza, attesta la mancanza di manutenzione stradale, “ora che ci apprestiamo ad affrontare l’inverno”.
“Se Reggio si trova in questa situazione – conclude Giuseppe D’Ascoli – è perché il sindaco sta dimostrando di parlare bene ma razzolare male. Se adesso in classifica si trova al 41esimo posto, un motivo c’è!”
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