Messina, emergenza abitativa. I fondi c’erano, ma ci sono ancora?

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Una durissima interrogazione del vice-presidente del Consiglio Comunale riporta il problema all’ordine del giorno: il Ministero aveva stanziato dei fondi per la Regione e il Comune guidava la lista degli enti richiedenti

nino interdonatoUn’Amministrazione degna di nota, preso atto dell’emergenza abitativa, non affida immobili pubblici agli occupanti, ma pensa a soluzioni pratiche per rispondere al disagio della collettività. Dev’essere questo il pensiero di Nino Interdonato, consigliere comunale del Pdr e autore di una pungente interrogazione indirizzata all’attenzione del primo cittadino. In essa Interdonato è solerte nel ricordare come il Ministero delle Infrastrutture abbia messo a disposizione della Sicilia 6.665.543 euro per risolvere le criticità riscontrate. Palazzo Zanca guidava la lista dei Comuni richiedenti, avendo presentato un programma ammesso a finanziamento per un ammontare prossimo ai venti milioni di euro. C’è di più: perché l’assessorato regionale competente, con una nota del 27 ottobre 2015, chiese alla Giunta se l’interesse alla realizzazione del programma fosse ancora vivo, se cioè ci fosse “la volontà a cofinanziare l’intervento per l’importo di € 1.044.000,00 quale quota originaria di cofinanziamento, entro 60 gg dalla notifica della nota e quindi entro il 27/12/2015“. Da qui la richiesta del vice presidente del consesso civico per ottenere un chiarimento tempestivo circa gli atti prodotti dalla Giunta in sede palermitana, viste e considerate le reiterate proteste dell’Unione degli Inquilini, da sempre tenute in grande considerazione dal sindaco in persona.

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