Messina, il litigio è Magnifico: Navarra incrocia le lame con Accorinti

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Il Rettore accusa il Sindaco di protagonismo: è in cerca di notorietà per coprire le lacune amministrative. Il primo cittadino replica piccato: giudicano gli elettori, non lui

L’appuntamento era fissato alle 15.30 nell’aula del Senato Accademico: l’assessore regionale Maurizio Croce, il presidente dell’Autorità Portuale Antonino De Simone e i rappresentanti dell’Amministrazione cittadina avrebbero dovuto mettere nero su bianco il primo atto sostanziale contemplato nel Patto per la Falce. Poi qualcosa non è andata per il verso giusto e l’atto è stato sottoscritto in seno a Palazzo Zanca. Una situazione sgradevole per l’Ateneo, che tramite il suo massimo rappresentante ha puntato l’indice contro il primo cittadino. “Intorno alle 15:15 abbiamo appreso dal suo Ufficio di Gabinetto che il Sindaco aveva deciso di trasferire la sede della riunione a Palazzo Zanca. Tale scelta risultava in palese contrasto con quanto previsto dal Patto per la Falce, dal Sindaco stesso sottoscritto. Nel pieno rispetto delle regole e degli accordi siglati, si è ritenuto pertanto di non condividere una richiesta apparsa del tutto immotivata o riconducibile esclusivamente a un’esigenza di visibilità, forse ritenuta necessaria per compensare l’evidente carenza di progettualità e le palesi difficoltà incontrate nell’azione politico-amministrativa” ha dichiarato Pietro Navarra alzando il tiro contro l’operato della Giunta. Un commento lapidario, che non è stato a sua volta apprezzato da chi amministra la città. Renato Accorinti, infatti, ha giudicato le affermazioni del rettore “assolutamente fuori contesto“, stigmatizzando la defezione del Magnifico dalla cerimonia e la contestuale indisponibilità a ricevere successivamente il primo cittadino. Accorinti nega la versione offerta dall’accademico, specificando come la location non fosse stata menzionata nelle intese siglate a Palermo lo scorso 26 gennaio. “Le considerazioni riportate nel comunicato del Rettore quindi non risultano assolutamente pertinenti. Preciso inoltre che non risponde al vero che vi fossero stati accordi con questa Amministrazione per spostare la sede della firma al di fuori dal Palazzo Comunale. Quanto alle affermazioni certamente inopportune, che vanno ben oltre il mancato rispetto istituzionale, ricordiamo al Rettore – ha concluso il sindaco – che la nostra capacità amministrativa, se ne faccia una ragione, la valuteranno i cittadini, si impegni lui a guidare al meglio il nostro Ateneo nell’interesse delle nostre giovani generazioni“.

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