Il presidente dei Revisori avrebbe ratificato le proprie dimissioni per la constatata incapacità dei vertici dell’Amministrazione
Una rottura umana oltreché politica. Dario Zaccone avrebbe rimesso il proprio mandato da presidente del Collegio dei Revisori dei Conti in seguito agli infiniti attriti con esponenti dell’Amministrazione. Da tempo, infatti, i diverbi con Guido Signorino sulle procedure da seguire avevano alimentato tensioni fra le parti, tensioni esasperate dalla rottura col ragioniere generale Antonino Cama, ritenuto non all’altezza dei compiti istituzionali attribuiti alla sua carica. “Così è impossibile lavorare. Non stiamo giocando” avrebbe concluso Zaccone spiegando le ragioni del suo passo indietro.