Salvatore Vitale è un ricercatore italiano trasferitosi al Mit di Boston, che non ha nessuna intenzione di tornare in Italia; visto che per la ricerca si investono pochi soldi e non vi è possibile di emergere
Il ricercatore fa l’esempio di un altro italiano, Marco Drago, che per primo ha visto l’allerta delle onde gravitazionali e si trova ad Hannover. ‘‘E’ dovuto andare via per mancanza di fondi, non per scelta. Questo, per ovvii motivi, non viene sottolineato nei giornali, o dal Ministro, o dal Presidente del Consiglio che si rallegra per la scoperta“. Del resto, ricorda lo stesso ricercatore, siamo in un paese in cui un ex ministro dell’istruzione pensava che ci fosse un tunnel per i neutrini che andava dalla Svizzera al Gran Sasso e che creò molto imbarazzo a me e ai miei colleghi italiani all’estero. “Purtroppo, o per fortuna, i ricercatori italiani sono migliori della classe che li rappresenta, o dovrebbe. Non posso quindi non condividere la frustrazione, nel mio caso abbastanza pacata visto che tornare in Italia non è fra i miei obiettivi, della ricercatrice in Olanda, se sente che il ministro si sta appropriando di meriti non propri. Il danno basta, non aggiungiamoci la beffa. I ricercatori italiani molto spesso riescono con successo ”nonostante” e ”non grazie a” chi ci governa”. Vitale ha 34 anni ed è in corsa per diventare professore in alcune università americane. ”Qui è normale. In Italia -conclude- l’ultima volta che ho controllato c’erano 6 professori sotto i 40 anni in tutto il paese”. E’ superfluo chiedere al ricercatore se ha intenzione di tornare in Italia. ”Credo immagini la risposta. Sto bene qui, non ho la minima intenzione di tornare in Italia nelle condizioni attuali”.