Reggio, Azzarà (Uil Fpl) sulla sanità cittadina: “dubbi sul rispetto delle regole, delle leggi e delle sentenze” [FOTO e VIDEO]

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Stamane, la conferenza stampa del segretario provinciale della Uil-Fpl, Nuccio Azzarà: “Stato della legalità all’interno della Sanità Reggina”

nucciò azzarà sanità reggina (1)“Ho voluto esporre oggi a voi alcuni dubbi, che a mio avviso all’interno di un’istituzione (quale l’Azienda Ospedaliera di Reggio Calabria) non dovrebbero esistere”.

È questo l’intento che ha spinto Nuccio Azzarà, segretario provinciale della Uil Fpl, ad indire una conferenza stampa sul tema “Stato della legalità all’interno della Sanità Reggina”. E di sanità si è parlato stamane proprio nell’Aula Spinelli dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi Melacrino Morelli”, dove punto per punto Azzarà ha esposto quelle che lui stesso ha definito “illazioni”, tese a capire.

“Questa conferenza come al solito si pone all’interno di quello che è un qualcosa che come Uil, come sindacato, abbiamo da tempo ormai posto al centro della nostra azione: il rispetto delle regole e della legalità”, esordisce così Nuccio Azzarà, prima di parlare delle presunte “anomalie dell’Ospedale”, tema centrale anche dei precedenti incontri.

“Siamo alla vigilia di quello che è il varo degli atti aziendali – continua – sia per quanto riguarda l’Azienda Ospedaliera, sia per quanto riguarda l’Asp. I sessanta giorni canonici dati dalla Regione alle due aziende e a tutte le aziende calabresi, il 29 di febbraio scadono; quindi, le aziende stesse devono essere in condizione di presentare gli atti aziendali”.

A detta di Azzarà, che tratta il tema suddetto prima di passare all’argomento “chiave” del giorno, “questi atti rischiano di essere nulli, derivanti da organi che non sono stati prodotti nel rispetto della legge: i tre commissari sono in condizione di illegittimità, in quanto sono a tempo parziale e la legge stabilisce che devono essere a tempo pieno”.

Quello che Nucciò Azzarà vuole sviluppare, a nome dell’intero sindacato, è un “ragionamento di ordine sindacale” che attiene alla nomina del direttore sanitario e al concorso, svoltosi appena qualche giorno fa, per primario del Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti.

“A nostro avviso ci sono dei punti da sviluppare che riguardano la nomina del direttore sanitario, il quale qualora non dovesse essere nel giusto alveo delle legittimità, inficerebbe sia il concorso sia tutti gli atti che va a firmare”.

nucciò azzarà sanità reggina (7)Azzarà, dicendo così, enuncia ai presenti le varie delibere di Giunta Regionale e le leggi di riferimento alla nomina di direttore sanitario, evidenziando come la ratio delle stesse imponga che chi va ad assumere incarichi di così alto livello debba avere determinati requisiti. Ricordiamo che il direttore amministrativo aziendale dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi Melacrino Morelli” è l’avv. Giulio Carpentieri, e che il direttore sanitario aziendale è la dott.ssa Italia Rosa Albanese, verso la quale Azzarà esprime pubblicamente una stima sentita. (Prima di lei, il dottor Giuseppe Doldo, nei confronti del quale le perplessità di Azzarà si fanno più forti).

“A mio avviso – aggiunge Nuccio Azzarà ragionando sulla nomina a direttore sanitario – per come è la legge non possono essere nominati nemmeno i capi dipartimento: quelli di questa azienda non hanno mai gestito un budget, perché non è un compito a loro attribuito”.

Dalla nomina a direttore sanitario, si passa alla trattazione di un altro scottante tema: il concorso, svoltosi esattamente il 12 febbraio scorso, per primario del Pronto Soccorso, presieduto, com’è norma, dalla dottoressa Albanese in veste di presidente della Commissione e vinto da un dottore originario di Cosenza.

“Il suddetto – sempre secondo quanto esposto da Nuccio Azzarànon appena tre mesi fa aveva partecipato ad un concorso per primario del Pronto Soccorso del Sant’Eugenio di Roma, ed era stato giudicato negativamente: tra 18 concorrenti era arrivato decimo, giudicato dalla commissione come non avente elementi e dati utili per essere valutato positivamente né dal punto di vista della medicina d’urgenza, né da quella del pronto soccorso. Con questa mancanza di requisiti il dubbio sale – prosegue Azzaràperché riteniamo che il pronto soccorso sia uno dei reparti più importanti all’interno di un’azienda; abbiamo detto a chiare note che c’erano dei professionisti all’interno dell’Ospedale Riuniti con dei curriculum sicuramente di più ampio respiro, e con un’esperienza di grande importanza: ci auguravamo che il primario di questa struttura fosse una garanzia per l’Ospedale e per la città”.

E delle garanzie Azzarà se le sarebbe aspettate anche in merito ai precari: “Avrei gradito – dice – che fossero stati stabilizzati prima di tutti, e che l’ingegnere Scura avesse fatto qualcosa di più pratico”.

Tante le cose da chiarire, dunque, “anche nelle sedi opportune”, chiosa Nuccio Azzarà, volendo rimarcare il rispetto delle regole, delle leggi, e delle sentenze: “fuori da questo non c’è possibilità di progresso”. 

 

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