Stamane, la Sala Monteleone di Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria, ospita un importante convegno dell’Ordine Nazionale dei Biologi e dell’Arpacal, incentrato sui temi riferiti alla salvaguardia dell’ambiente e del territorio: presenti anche le autorità cittadine
“Multidisciplinarità del biologo nel sistema delle Agenzie Regionali dell’ambiente: valorizzazione professionale e possibilità occupazionali negli Enti pubblici”: questo il titolo dato all’incontro odierno, in cui sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà, e Antonino Zimbalatti, assessore comunale all’Ambiente, o meglio, alla Qualità della Vita, come specificato dallo stesso Falcomatà. E sottolineare tale delega è più che opportuno, soprattutto in occasioni come quella di oggi, dove si vuole cercare di riflettere e discutere sulle prassi e sui problemi legati proprio alla qualità della vita, in stretta correlazione all’ambiente circostante: la montagna, il mare, l’area.
Delle caratteristiche naturali di cui si va vanto la nostra Regione, in cui esiste, e lo ha ricordato Giuseppe Falcomatà, l’unico Parco Nazionale all’interno dei confini comunali.
“Sono diversi i risultati portati avanti dall’Arpacal sul territorio – parole del sindaco Falcomatà – risultati che presenteremo anche alla città. Quella della salvaguardia ambientale è una tematica di grande rilevanza, talvolta sottaciuta. Interrogandoci su quali siano le ricchezze della nostra Regione, sicuramente non diremmo le industrie, ma le ricchezze del mare, della montagna, della terra. Non si deve dare per scontato il fatto che vivere in un posto come il nostro significhi che sia normale avere queste ricchezze. Il compito per le pubbliche amministrazioni, per l’Arpacal, per chi svolge il ruolo professionale, è quello di tutelare le ricchezze e di reprimere i reati ambientali”.
“Non basta solo la visione politica – chiosa Giuseppe Falcomatà – questa deve essere tradotta da chi le materie come quella della biologia, del rischio idrogeologico e della tutela del nostro patrimonio, le fanno come professione”.
Programmazione e sinergia: puntando su questi elementi, per il sindaco, si possono perseguire dei risultati soprattutto in un territorio come quello reggino, “che al di là delle classifiche nazionali, ha un’elevata qualità della vita, perché consente lo sviluppo dei microclimi, non essendoci quelle polveri sottili che nello scorso dicembre hanno costretto tantissime altre città metropolitane a prendere le contromisure del caso. Sono stati avviati anche alcuni studi universitari su diverse zone della Città metropolitana – aggiunge Falcomatà – come Bianco e Bruzzano”.
E la necessità dell’apporto scientifico in merito a tali temi viene bene rimarcata nel corso del convegno odierno, nel corso del quale, ad esordire è Domenico Laurendi, Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Biologi e co-organizzatore del convegno. Nel suo intervento Laurendi punta a trasmettere l’importanza della tutela dell’ambiente, ma anche dell’educazione a questa, rivolta soprattutto ai giovani. Secondo l’esperto, il biologo sarà una figura essenziale ed emergente nella salvaguardia della salute dei cittadini in merito alle tematiche ambientali.
L’incontro odierno, dunque, mira a mettere in evidenza le diverse applicazioni professionali possibili nell’ambito del sistema delle Agenzie Regionali dell’Ambiente, soffermandosi sull’apporto che i biologi e i professionisti calabresi possono dare e danno nei suddetti ambiti.
“Noi siamo un Ordine Nazionale – dichiara alla stampa Antonio Costantini, Vice Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi – In passato ci siamo dedicati molto alla sanità e alla nutrizione, mentre per quanto riguarda l’ambiente, anche se fa parte della competenza del biologo a livello nazionale, l’abbiamo trascurato. Oggi vogliamo mettere fine a tale inconveniente, valorizzando il territorio con le nostre professionalità, ed i corsi di formazione servono proprio a questo”.
La Dottoressa Diano approfondisce il tema in questione nel suo intervento: “Ambiente e salute: Pianificazione e programmazione di un monitoraggio ambientale”, in programma insieme a quelli degli altri esperti che hanno preso parte all’importante convegno di oggi a Palazzo Campanella. E tutti gli interventi, come suddetto, si concentrano sulla tutela, sul monitoraggio e sulla pianificazione dei giusti interventi tesi a reprimere i reati di tipo ambientale: in questo, una equilibrata relazione tra uomo e ambiente, come è ovvio, viene considerata prioritaria.
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