E’ stato da poco inaugurato il nuovo laboratorio di fisica del Liceo Scientifico “L. Da Vinci”, uno storico locale di studio e ricerca a disposizione degli studenti, rinnovato grazie al lavoro di due ditte locali. Presenti stamane, diverse autorità locali e la nota fisica, originaria di Villa San Giovanni, Lucia Votano, la quale ha tenuto una conferenza per illustrare l’importanza della conoscenza scientifica
Ospiti della giornata odierna, anche le autorità locali come il presidente della Regione Calabria, l’On. Nicola Irto, il sindaco Giuseppe Falcomatà, l’assessore provinciale alla Cultura e alla Legalità, Eduardo Lamberti-Castronuovo, la responsabile dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dott.ssa Mirella Nappa; seduta al tavolo dell’Aula Magna del Liceo “Da Vinci”, anche la direttrice del laboratorio oggi inaugurato, la professoressa Emanuela Siciliano.
La dirigente Giuseppina Princi lo ha evidenziato bene: “la scuola che collabora con le istituzioni e con le imprese”.
Medesimo concetto espresso da Nicola Irto, il quale elogia l’iniziativa delle imprese che hanno permesso di dare vita al progetto del laboratorio di fisica. Il presidente Irto, inoltre, parlando dell’importanza del merito e delle eccellenze che nel mondo hanno portato alto il nome della Calabria, non può nominare anche una volta la dottoressa Votano, ricordata anche nel corso di un suo precedente intervento in occasione della visita del presidente Mattarella a Catanzaro. “È essenziale – chiosa Nicola Irto – investire sulla cultura e sulla ricerca scientifica. I ragazzi si devono mettere in gioco per una Calabria diversa”.
Una Calabria che si mostra “diversa” anche nella scuola: l’assessore Lamberti-Castronuovo lo dice a gran voce, sostenendo in che modo nel corso degli anni la scuola ormai stia superando la società. “Quello di oggi è un esempio del perché non si debba fare un distinguo tra pubblico e privato – dichiara l’assessore – ciò che conta è dare alla società dei risultati, con l’apporto delle nostre eccellenze, a cui dico che è importante, dopo essere andati via per studiare, ritornare e attestare quanto fatto”.
Conclude così il primo cittadino di Reggio, citando le parole di Leonardo Da Vinci, da cui il Liceo prende il nome: “Da grande voglio fare grande l’Italia”; un esplicito auspicio per i ragazzi.
A questo punto dell’incontro, è la direttrice del laboratorio di fisica, la professoressa Siciliano, fiera del lavoro e dell’impegno messo in campo per la ristrutturazione del locale, a cedere la parola all’ospite d’onore del giorno.
“La fisica – afferma – vuol dire porsi davanti a qualsiasi realtà e domandarsi di cosa è fatta la natura, che cosa mi dice. Per cui, ragazzi, interrogate gli strumenti, perché solo ricercando, ponendoci delle domande, si raggiunge una verità. Una volta interrogati gli strumenti, poi, si deve tradurre quello che ci dicono in linguaggio universale, ossia la matematica, che è il linguaggio della natura”.
Secondo quanto detto dalla dottoressa Votano, infatti, il metodo scientifico ha una valenza per tutto, per il modo di conoscere la realtà, e se il secolo scorso è stato quello dei grandi passi della fisica, questo sarà quello delle neuroscienze, rappresentate dall’approccio inter-disciplinare.
Farsi delle domande, però, sperimentare una risposta, lo sottolinea bene Lucia Votano, porta ad una verità temporanea, “perché è scientifica, un tipo di verità che viene poi superata”. La cultura è una sola – prosegue la dottoressa Votano – Non esiste una cultura scientifica o umanistica. I Paesi che oggi vanno avanti sono quelli che investono sui tre pilastri della conoscenza scientifica: la creatività, la formazione e la ricerca. Ben venga qualsiasi investimento, purché si basi su una buona scienza, su una buona cultura”.
Lucia Votano, lo si è detto, è nativa di Villa San Giovanni, ed ha studiato presso il Liceo Classico “T. Campanella” di Reggio Calabria, dove, come lei stessa spiega, le classi erano divise per generi.
“Il mutare dei tempi – aggiunge – ha rappresentato una vera e propria rivoluzione soprattutto per noi donne: in questo, penso di essere stata fortunata”.
Lucia Votano è passata dai laboratori di Frascati, all’avanguardia alla fine degli anni ’50, anni durante i quali in Italia si puntava nella ricerca e nell’innovazione; non per niente, la dottoressa Votano ricorda la scoperta dell’LHC, il più grande acceleratore di particelle.
Viaggiando, poi, è divenuta la prima direttrice donna dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, dedicati alla fisica astroparticellare, “che studia insieme l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande, ed in questo contesto si inserisce lo studio dei neutrini, un nuovo strumento per studiare l’universo”.
“Ormai l’attività di ricerca è globale – ha concluso Lucia Votano – ma richiede impegno, impegno che si traduce anche nell’apprendimento, ad alto livello, delle lingue, una garanzia di professionalità”.